[Tempio - Sacerdotesse] Riposo Arshal 1/1 (ok)

Ardia.
00martedì 11 giugno 2013 10:55
Riassunto: Provata dal rito di Beltane, Arshal incontra Deianira, da poco tornata sull'Isola. Le due conversano del più e del meno, tra ricordi felici ed altri dolorosi. Vengono raggiunte da Naresh, che tenta di scoprire se anche Deianira potrà far parte della sua grande famiglia.

Role di riferimento: freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10592549

Note: Si sono accavallate due role che richiedevano un recupero punti per il mio pg...per errore, mi sono già stati restituiti tutti, ma per correttezza richiedo, comunque, l'approvazione.



ARSHAL [Nicchia Cerridwen] seduta davanti alla statua della Madre, con le ginocchia piegate e le braccia le cingono, la Custode potrebbe apparire come una bambina che non ha ancora imparato dove sia consono sedere e dove no, co i
ARSHAL >>
ARSHAL >> capelli in disordine dopo un qualche gioco...ma è troppo alta per essere una bambina ed i suoi occhi chiari sono troppo stanchi, troppo privi di vita, in questo momento, per ricordare l'infanzia. E' perso nel vuoto, quello sgardo. Indossa la rossa veste della ancelle di Cerridwen e nient'altro, i piedi scalzi si muovono piano, di quando in quando, sulla liscia superficie del pavimento.

DEIANIRA [navata centrate]divisa ufficiale quella mattina per la guardiana, che di li a poco avrebbe dovuto iniziare il suo turno di ronda. il lavoro per il maresciallo era ripreso assiduo, non erano molti in congrega e le cose da fare erano davvero tante. ella di certo non si sarebbe tirata indietro dinanzi a qualche turno in più, ma in quel momento era un'altra la faccenda della quale>>
DEIANIRA voleva occuparsi, quella sarebbe stata, una mansione piacevole, cercare di rivedere una vecchia amica. in realtà non sapeva se ella fosse al tempio, se servisse ancora la Madre o come lei aveva intrapreso altri cammini, però doveva comunque tentare, al massimo avrebbe ottenuto qualche informazione. all'ingresso del tempio avea lasciato la spada, per rispetto non entrava mai nel sacro>>
DEIANIRA luogo armata, ed ora le chiare stavano cercando di abituarsi alla luce del tempio


ARSHAL [Nicchia Cerridwen] non si muove, non sente i passi che iniziano a risuonare lungo la navata...o forse sì, ma non vi fa caso...il potere della Madre l'ha privata in parte delle proprie forze...e lei l'aveva immaginato, perché non capita spesso di ricorrere ai Suoi doni in quel modo, né così di frequente. Il suo respiro è profondo, ma regolare, tranquillo. Il capo s'abbassa appena, le >>
ARSHAL >> gambe vengono portate maggiormente verso il petto e la guancia destra s'appoggia sulle ginocchia. Inevitabile, con la stanchezza è giunta anche una certa malinconia.

DEIANIRA [navata centrale]il passo militare comincerebbe a risuonare come una fanfara in grancassa, inevitabilmente gli stivali producono un suono sordo che è impossibile mitigare del tutto. i passi della guardiana sono lenti, ma perfettamente udibili. ad un primo sguardo ella non inquadrerebbe arshal nel suo campo visivo, ma ancora qualche passo e la figura della sacerdotessa dovrebbe >>
DEIANIRA stagliarsi chiara agli occhi di deianira.non dovrebbe, avere difficoltà a riconoscere l'amica, ma la posizione in cui ella versa, imporrebbe alla guardiana di non disturbarla. indi fermerebbe l'incedere, attendendo ch'ella termini il suo fare e possa accorgersi di lei


ARSHAL [Nicchia Cerridwen] ora i passi sono quasi impossibili da udire, anche per chi pare perso nei propri pensieri...ma Arshal impiega un istante a reagire e quando la reazione arriva, la sacerdotessa non si volta, si limita a solleare, nuovamente, il capo. Gli occhi si fissano sulla statua, senza realmente concentrarsi su di essa e le labbra si schiudono, lasciando uscire nell'aria una >>
ARSHAL >> voce che vuole essere udita, è più alta del solito, ma vagamente debole e tentennante ''Chi giunge al Tempio della Triade?'' sa che non si tratta di una delle sue sorelle, non ne sente le luci e le ombre, oltre al fatto che il passo di una sacerdotessa difficilmente risuonerebbe tanto pesante.

DEIANIRA [n.c]la osserva, arshal è per deianira fonte di molteplici ricordi, tante lune sono passate da quando si sono conosciute, da quando ella non era ancora un'ancella e deianira non era guardiana. avevano condiviso emozioni, dubbi, esperienze, la loro non era mai stata un'amicizia da tante parole, non di quelle in cui ci si confida amori e quotidiane incombenze, ma un rapporti di sguardi>>
DEIANIRA e silente complicità. sorride deianira e accentua il sorriso nell'udirne la familiare voce.''un amica milady''direbbe soltanto, attendendo il fare dell'ella e se sol dalla voce la possa riconoscere


ARSHAL [Nicchia Cerrdwen] sente la voce e si volta, stentando a credere alle proprie orecchie...è passato così tanto tempo. Rimane seduta, le gambe ancora ritirate verso il petto, ma ruota il proprio corpo e soprattutto il capo in direzione della guardiana. Sorride...se non la stanchezza, almeno la malinconia sembra esser spazzata via in un istante. Osserva la figura che ha davanti per un >>
ARSHAL >> lungo istante, prima di tornare a parlare ed anche qesta volta la voce risuona leggermente incerta, mentr gli occhi si socchiudono appena ''Deianira...siete voi?''

DEIANIRA [n.c]è bello per deianira vedere che la sua voce è un vivo ricordo nella sacerdotessa, un detto recita lontano dagli occhi lontano dal cuore, ma la guardiana non può dir che sia verbo veritiero, coloro che ha finora rivisto, hanno manifestato, in modi certo diseguali, la loro gioia nel reicrociare in cammino con lei. muoverebbe qualche passo adesso verso arshal>>
DEIANIRA portandosi al circa 1mt d'ella.''si sono io arshal, che bello rivedervi''direbbe con voce sincera che non cerca di nascondere alcuna emozione e stenderebbe il dx braccio porgendole il palmo della mano, se ella volesse, l'aiuterebbe a rialzarsi


ARSHAL [Nicchia Cerridwen] vede la mano della guardiana muoversi per aiutarla, ma lei scuote leggermente il capo, facendo oscillare la massa arruffata dei suoi capelli. Non vule affaticare il proprio corpo, o è l'abbraccio della Madre che non vuole abbandonare, quell'abbraccio che ha ricercato nella Sua nicchia, sedendo a terra come una bambia, come la figlia di Cerridwen che è? ''Sedete voi >>
ARSHAL >> con me, se non vi dispiace...temo che il mio corpo abbia la necessità di riposare.'' opta per la prima ipotesi, almeno da esprimere ad alta voce, e porta la mano destra a battere piano contro il pavimento.

DEIANIRA [nicchia]sorride ancora e decide di assecondare la richiesta dell'amica, ponendo terga frontalmente ad ella a gambe incrociate''non sedevo a terra da quando ero bambina, se prendiamo delle bamboline possiamo anche giocare''direbbe con un tono ironico, ma non certo offensivo, da quando è tornata deianira si è resa conto di essere un pò meno schiava di formalità e militareschi modi>>
DEIANIRA gira spesso senza divisa e lascia più spazio alle emozioni. non sa se quello è frutto di ciò che ha lasciato, che ha perso o che ha ritrovato, ma asseconda quel nuovo io con piacere. indi il suo sedere a terra risulterebbe rilassato''come state amica mia?''chiederebbe


ARSHAL [Nicchia Cerridwen] attende che l'altra si sieda davanti a lei e le sue labbra non abbandonano il sorriso, nemmeno per un istante. ''Credo ci siano già abbastanza bambine, al Tempio, per occupare tutte le bambole presenti.'' Lairee e Naresh...questa, quantomeno, sembra una costate: la presenza dei figli delle sacerdotesse nel Sacro Luogo. Alza appena le spalle ''Sono accadute molte cose, >>
ARSHAL >> ma mi ritrovate come m'avete lasciata...e voi? Come state? Come siete vissuta in queste lune?'' le domande sono ricche di curiosità e si susseguono in fretta, anche se il suo tono è tornato quello basso e profondo di sempre.

DEIANIRA [nicchia]l'osserva, si è quella di sempre, forse il suo volto potrebbe apparire un pò stanco(indagare) ma sa la guardiana che alcune delle pratiche che svolgono possono essere molto stancanti, quindi non se ne preoccupa''sto bene, sono stata nel mio paese natale''or si adomberebbe leggermente, è consapevole che la sua è stata una specie di fuga, è andata via senza dire nulla>>
DEIANIRA senza salutare nessuno, ma se lo avesse fatto forse non avrebbe avuto il coraggio di andare, e rimanere non era possibile.''sono rientrata nei guardiani, come potete vedere''direbbe abbassando lo sguardo come se volesse indicare la divisa''non con i miei gradi, ma di certo non li potevo pretendere, non ne sono ancora degna''un pizzico di malinconia nella voce che tiene seco>>
DEIANIRA quella consapevolezza
NARESH Ti sussurra - //Posso?


ARSHAL [Nicchia Cerridwen] osserva il volto dell'amica e la malinconia che da esso traspare. [Skill Empatia, liv 1] Lei non può comprendere ciò che prova chi s'allontana dall'Isola...è come se quella terra fosse diventata parte di lei, ma la sacerdotessa non ha mai avuto un altro luogo da chiamare casa. Muove la mano destra verso quella di Deianira, nel tentativo di sfiorarla, di stringerla >>
ARSHAL >> appena, in un gesto che vuol essere simbolo di conforto. ''Ho avuto modo di conoscere meglio i guardiani, da quando siete partita, ma da diverso tempo non incontro che Sandmar per le vie di Avalon. Non nego che la mia fiducia verso la vostra congrega ha vacillato, ma sono felice di sapervi nuovamente tra le loro fila.'' aggrotta le sopracciglia, quando un pensiero improvviso le >>
ARSHAL >> sfiora la mente ''Dov'è vostro figlio?'' quasi sussurra, ma la sua voce rimane udibile.

NARESH )Giardino Esterno > Navata Centrale( Si avvicina quatta quatta all'ingresso del Tempio. I suoi piedini scalzi contrastano il candido Tempio, così come tutta la sua piccola ed innocente figura. Sente delle voci, ed una è della sua mamma, l'altra non la conosce, quindi, si avvicina lentamente, restando a pochi passi dalle colonne. Indossa l'abitino verde che la mamma le ha regalato >>
NARESH e nulla di più. Solo il ciondolo che la mamma le ha donato per non farsi acchiappare dagli schiavisti di bimbi. Si avvicina e subito noterebbe due donne sedute davanti al faccino di Cerridwen, il volto che protegge e guida la sua mamma. Ha imparato che non deve usare quel saluto, perchè non ha la stella sulla fronte, quella che luminosa e brillante scaccia via i cattivi. L'altra donna >>
NARESH non la conosce, è brutta. Ovvero, è strana. ''Sid'' direbbe, con una vocina piccina, tremolante, per poi correre verso la sua mamma a braccia aperte, nascondendosi dietro di lei, se le permette.

DEIANIRA [nicchia]lascia che la mano di arshal la sfiori, quel gesto lieve è come se fosse un forte abbraccio.ode quello che ella dice sui guardiani, in effetti anch'ella ha notato che la congrega è leggermente dissestata, ma una nobile casata si rimette sempre in piedi, starebbe per dir questo ad arshal, quando la domanda sul suo bambino la colpisce come un pugno in pieno ventre>>
DEIANIRA la stordisce come un'esplosione vicina alle orecchie, le mascelle si serrano e la gola si serra, le chiare si impregnano di acqua e solo l'udir bambinesca voce le impedisce di lasciarla scendere''non ne ho idea''sarebbe l'unico sussurro che riesce a far uscire mentre il suo campo visivo viene invaso da una bimba


ARSHAL [Nicchia Cerridwen] sente la voce di Naresh esprimersi in quell'unica parola e i suoi passi leggeri. Lascia che la bambina si nasconda dietro di lei, prima di riprendere a parlare. I primi suoni che la sua voce rilascia nell'aria sono rivolti alla piccola ''Naresh, questa è Deianira, una mia amica e una guardiana, come il tuo papà.'' oh, sarà complicato da spiegare quell'intreccio familiare, >>
ARSHAL >> se ce ne sarà l'occasione, ma la Arshal non esita nel pronunciare quell'affermzione. L'attenzione, torna, poi, sulla guardiana ''Era rimasto ad Avalon, quando siete partita?''

NARESH )Nicchia faccino Cerridwen( Si nasconderebbe dietro la sua mamma, immergendo come sempre il visetto fra i suoi capelli, ascoltando le parole dell'unica donna, della quale si fidi al cento per cento. ''Denira'' ripete, come sempre, cambiando un pò il nome. ''Papà Sandmar no detto Naresh ettele guaddini, Naresh conosce Hidgarro e papà'' direbbe, curiosa di quella donna che non aveva mai visto.>>
NARESH Non sembra neppure una donna! Dove sono i meloncini che ha la mamma? E i capelli lunghi? E il viso dolce e affettuoso come quello di mamma e zia Edave? La osserva curiosa, saltando poi sopra le gambe della sua mamma, stringendola a se, se lei lo vorrà. ''Naresh Noa'' direbbe, portandosi la destra al cuore, ''Tu Denira guaddina? poteggi piccibimbi come papà?'' chiederebbe, per essere certa di >>
NARESH potersi fidare.

DEIANIRA [nicchia]ecco che nuovi volti e nuove forme la vita ha preso in sua assenza, chissà perchè quando si manca da un luogo si ha la presunzione di credere che tutto resterà uguale a come lo si è lasciato, ma questo non è mai così. quella bambina è figlia di un guardiano, si sandmar a quello che dice la piccola. le sorride, non mancando di un certo sforzo visto che la sua scorza è messa a dura>>
DEIANIRA prova, cercherebbe tuttavia di ritornar presente a se stessa(sanguefreddo3)''si naresh sono una guardiana come il tuo papà e proteggo tutti coloro che ne hanno necessità..o almeno ci provo''le ultime parole verrebbero pronunciate cercando lo sguardo di arshal''l'ho lasciato qui con drakos, ma non ho ritrovato nessuno dei sue''direbbe rivolta all'amica


ARSHAL [Nicchia Cerridwen] lascia che la bambina si sistemi sulle sue gambe, poi la mano destra si scosta da quella di Deianira, per andare a carezzare leggermente i capelli neri di Naresh. ''Drakos...'' sussurra, mentre il volto del guardiano riemerge tra i ricordi ''Non vedo anche lui da molto tempo, né l'ho mai visto assieme ad un bambino...potrei...'' esita per un istante su quanto sta per dire >>
ARSHAL >> sembra così vuoto il Tempio, ultimamente, anche loro hanno subito molti addii ed ogni nuova proposta può significare nuovi compiti che gravano sulle sorelle rimaste ''Le figlie dell'Oscura potrebbero dirvi se il destino è stato loro favorevole,'' non dice che potrebbe permetterle di ritrovarli, non vuole dare illusioni ''ma voi credete nella Dea, Deianira, come quando mpavete convinta >>
ARSHAL >> a raggiungere il Tempio per la prima volta?'' la osserva con attenzione, ma le sue mani non smettono di carezzare i capelli di Naresh, non la dimenticano...

NARESH )Nicchia Cerridwen( Abbraccia la sua mamma, ed ascolta, parlano di un bambino, ed allora direbbe dolce, un pò vergognandosi ''ti voglio bene mamma, Naresh no scappare più'' e la stringerebbe a se, con tutta la forza che ha, strofinandosi il visetto contro quello di lei. Poi così, di scatto, si volterebbe verso la donna, avvicinandosi a lei per poi dire sicura e serena ''Arshal ettele supermamma'
NARESH >>
NARESH ''Denira cota potere insegnure?'' Ecco, che comincia, ad ogni adulto che le piace fà la stessa domanda. Non è ancora soddisfatta. Capisce che quella donna ha perso un figlio, e lei, da figlia, c'è passata, quindi propone ''Se Denira avere quaccosa insegnure piccibimba, potere ettele zia, ma mamma solo Arshal, lei peciale e bellissima, sai?'' direbbe, facendo un discorso confuso, che solo lei>>
NARESH può comprendere ''Mamma insegnure faccini Dea circhiolo'' e farebbe un cerchio con le dita ''Circhiolo nato, vivo, morto come faccini Dea'', poi non ricorda più che stava dicendo e si solleva in piedi, attendendo una risposta delle donne, o una risata. Le verrebbe una cosa in mente, e si volterebbe verso la sua mamma ''Naresh incotro Ghebbino dove barche arrivuno e detto lui no zio''. Ci >>
NARESH teneva ad avvisarla ''Naresh legge nuvole co mente e coricino'' conclude.

DEIANIRA [nicchia]le parole di arshal accendono una speranza, sebbene flebile''il mio credo non ha mai vacillato arshal, ha vacillare sono stata io, ma se quello che dite è possibile vorrei provare''le chiare cercherebbero di stagliarsi in quelle dell'amica, sente davvero la necessità di sapere dove siano finiti, ed è pronta a qualsiasi risposta, purchè sia una risposta. non riesce tuttavia>>
DEIANIRA ad aggiungere altro, la sua attenzione è catturata dalla bambina, quindi la madre è proprio l'amica?con sandmar? francamente insieme non li vede, ma le strade della Dea sono infinite, inarcherebbe ora il dx sopracciglio per carcare di seguire il discorso di naresh, di tutto il dire ha capito che ella può farle da zia e che uno zio le ha detto che può sentire le nuovole?>>
DEIANIRA ''grazie naresh sarò volentieri una zia per te, il tuo papà, la tua mamma ed io siamo molto amici''le sorriderebbe cercando di avvicinarsi un pò al visetto della bimba, non troppo però non vorrebbe si spaventasse


ARSHAL [Nicchia Cerridwen] qual'era l'obbiettivo della giornata? Riposare il corpo e la mente? Facile quando i discorsi della bambina sono come un fiume in piena! ''Tenteremo...ma fate attenzione a ciò che chiedete, perché potreste essere esaudita.'' le parole scivolano dalle sue labbra, come un monito. Sospira, poi, prima di rivolgersi alla bambina ''Va bene, Ghebur non sarà uno zio.'' e sorride, >>
ARSHAL >> dato che l'idea la preoccupava un po' ''Intende che potrai essere la zia, se avrai qualcosa da insegnarle.'' traduce in fretta, cercando ancora il volto dell'amica ''Non è vero, Naresh?''

NARESH )Nicchia Cerridwen( ''No, pette petta'' direbbe, mettendo le mani in avanti, ed indietreggiando. Solo mamma, papà, zia Edave e zia Darha la possono toccare, nessun altro. Starebbe per dirle che le deve insegnare qualcosa ma la mamma, che la comprende a pieno, parlerebbe per lei. ''Si mamma, no insegnu no zia'' commenta ''Naresh avere già insegnu parole, numeri, e lettere'' farebbe una pausa >>
NARESH per poi continuare ''Dea insegnure mamma, e papà coccoloso e potegge Naresh'' ancora direbbe ''zia Darha insegnure no cacci guai'' continua ''Crash e Tiny insegnure cibo natura e nonno Araman insegnure guarire baccini'' concluderebbe, con una domanda ''Se volere ettele zia tu conoscere bene e cota insegnure Naresh?'' domanda, parlando come sempre di se, in terza persona.

DEIANIRA [nicchia]ghebur? il messere che tanto ha insistito per un corpo a corpo con deianira il giorno prima ha rifiutato il ruolo di zio, questo lo ha capito, ha capito anche che deve insegnare qualcosa alla bambina per entrare in quel vortice di zie, zii e parenti vari. fa un respiro profondo''tranquilla neresh nemmeno a me piace essere toccata, in quanto ad insegnarti qualcosa, visto che lettere>>
DEIANIRA e numeri hanno già trovato un maestro, io posso insegnarti qualcosa di pratico, di più fisico diciamo, cosa ti piacerebbe?''la osserva la guardiana, non ha certo intenzione di insegnarle a combattere o cose che possano essere un pericolo, ma meglio cominciare da piccoli ad apprendere certe cose, onde evitare da grandi di essere incapaci di difendersi


ARSHAL [Nicchia Cerridwen] ascolta il dialogo che si svolge tra le due...Deianira appare sicuramente più paziente di quanto non sia stato Ghebur nel rapportarsi con la bambina. Sente ancora la stanchezza nel corpo e nella mente, ma restare lì seduta, con persone amate e ritrovate, le rende tutto più leggero e la malinconia ha del tutto abbandonato i suoi occhi. Alla proposta della guardiana >>
ARSHAL >> non ha nulla da controbattere, anzi, avrebbe qualcosa da chiedere, ma lascia che sia la piccola a rispondere per prima.

NARESH )Nicchia Cerridwen( Sorride, non ci pensa su neppure per un secondo ''Naresh volere ali cellini pe sattare sopra nuvoli'' e la guarderebbe con aria speranzosa. Ma la cosa le pare un pò difficile visto che, nonostante tutte le prove ed i salti olimpionici, si è solo fatta male. Si volterebbe verso Arshal chiedendo curiosa ''Cota sevvire imparure piccibimbi?'' e resterebbe in attesa. Non le piace>
NARESH che l'altra non voglia essere toccata, perchè se diventerebbe una zia, come si fa coccolare? Dovrà recuperare in qualche modo eheh.

DEIANIRA [nicchia]fissa la bimba ora, seriamente confusa, ha interrogato ogni tipo di persona, seguito tracce, combattuto, sopportato ogni tipo di vicissitudine, ma ora è francamente spaesata, cosa sta dicendooooooooooo???lo sguardo si porterebbe quasi supplichevole su arshal, come a chiederle di tradurle quella verbiare disconnesso. capisce solo che vuole far qualcosa sulle nuvole, ma >>
DEIANIRA è seriamente confusa su tutto il resto



ARSHAL [Nicchia Cerridwen] ride, senza riuscire a trattenersi e la sua non è una risata cristallina, ma sicuramente sincera. ''No, Naresh, gli umani non possono avere ali e non possono saltare sulle nuvole, purtroppo.'' pronuncia riprendendo fiato, poi, riflette su quanto la piccola ha chiesto e su ciò che ha proposto Deianira ''I bambini devono imparare a scappare, quando s'avvicinano persone >>
ARSHAL >> cattive.'' e questa, sfortunatamente, non è la favola dell'uomo nero, raccontata per far star buona una bambina, ma la semplice verità ''Potreste aiutarla, Deianira?...e in realtà vi chiederei se potreste aiutare anche me in qualcosa di simile. Da troppo tempo ho in progetto d'avvicinarmi all'utilizzo d'una qualche arma, ma non ho trovato il tempo, né un maestro.'' per il momento, >>
ARSHAL >> non aggiunge le motivazioni che l'hanno portata a questa decisione.

NARESH )Nicchia Cerridwen > Cucina( ''Ma mamma!'' esclamerebbe la piccoletta ''No detto che Dea potegge?'' e prenderebbe nella mancina il ciondolo. Se non è così e anche la sua mamma ha paura, non metterà più piede fuori da li. Il pancino brontolerebbe ed allora si direbbe felice ''Naresh fame'' e detto questo si avvicinerebbe alla sua mamma per darle un dolce bacio sulla guancia per poi >>
NARESH avvicinarsi anche a Deianira e darle un bacetto se le permette, come saluto, per poi sparire fra i meandri del Tempio alla ricerca della donna Roo...come si chiama, che fa dei biscotti tanto buoni.
DEIANIRA [nicchia]ascolta il dire dell'amica, bisogno di protezione? non chiede deianira non è atta a quel genere di precisazioni, le spiegazioni ci saranno se e quando sarà il momento''sono a vostra disposizione''direbbe sorridendo ad entrambe e dopo che la bambia si sarebbe allontanata continuerebbe''in cambio voi mi spiegherete questa nuova famiglia vero?''>>
DEIANIRA il dire sarebbe amichevole, con una leggera malizia forse più atta alle vecchie commari, ma è una normalità che deinanra ha imparato ad apprezzare una volta tanto''la spada sarebbe l'ideale per voi, non pesante e non richiede un'eccessiva vicinanza''il dire torna sull'argomento attendendo il di lei rimando


ARSHAL [Nicchia Cerridwen/Giardini Interni] vede il ciondolo e muove il capo in segno d'assenso ''Sì, la Dea ti proteggerà dagli schiavisti, ma non da tutto. Dobbiamo imparare a difenderci da soli.'' e nonostante l'argomento serio, il sorriso non scompare dalle labbra della sacerdotessa. Accetta il bacio della bambina, la osserva raggiungere la cucina e infine torna a voltarsi verso Deianira. >>
ARSHAL >> ''Oh, vi spiegherò ogni cosa e da subito v'anticipo che io sono la madre e Sandmar il padre...ma che nessuno dei due ha avuto a che fare con il concepimento di Naresh.'' si alza, finalmente, è ora di muoversi, sente il tempo che passa, sa che le mura esterne del Tempio si stanno tingendo di rosso ''E spada sia allora.'' muove il capo in segno d'assenso ''Ora devo lasciarvi, ma ci rivedremo >
ARSHAL >> ancora. Che Cerridwen sia sempre con voi.'' aspetterebbe ancora l'eventuale rimando dell'amica, prima di voltarsi e attraversare la nicchia per raggiungere i giardini, nascosti dietro la statua.

DEIANIRA [n.c]saluta l'amica sorridendole, lo sa bene con ella ogni cosa a tempo e luogo, indi non appena lei sparisce, si volta salutando la Madre mentalmente uscendo recupererà la sua spada e comincerà la ronda
Ambrosya0
00giovedì 13 giugno 2013 21:12
Ho visto.

Gdr approvato.

Prafa pampina [SM=g27824]
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