Freaks(1932) di Todd Browning

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ongii
00lunedì 16 gennaio 2006 12:49

ecco, come dire...capita a volte di rimanere ammaliati davanti alla tivvù, per un film macabro dove vengono celebrati i "mostri".
Ma quant'è avanti, sto film!

storie, vicissitudini, amori, di una cerchia di persone molto particolare.

ongii
00lunedì 16 gennaio 2006 12:53



:Bacco:
00lunedì 16 gennaio 2006 13:02
un mio classico.

freak on a leash [SM=g27823]
astrodanzante
00lunedì 16 gennaio 2006 14:04
doh
l'abbiamo visto la settimana scorsa
ongii
00lunedì 16 gennaio 2006 15:02


ora: e' del '32, come il locale di roma a sanlorenzo, e come l'arrivo impetuoso di hitler sulla scena tedesca.

Razza ariana sbeffeggiata ?
Todd ha visto lontano ?

(dico ste robe non perche' voglio trovare qualcosa di politico anche in film del genere, anche se trattandosi di film sulla diversita' si presta a molti discorsi)

secondo me ci sono dei dialoghi molto ambigui(esempio, quello continuo tra la dive protagonista e il nano biondo laccato vestito di nero, che fa ingelosire la sua "piccola moglie") che talvolta mi hanno fatto fare paralleli mentali sulla situazione tedesca che sarebbe venuta, in questo ho visto la visionarieta' di Browning.
La foto con le sue creature che lo abbracciano e lo attorniano, e' di una tenerezza inaudita.

:Bacco:
00lunedì 16 gennaio 2006 15:13
Re:

Scritto da: ongii 16/01/2006 15.02


ora: e' del '32, come il locale di roma a sanlorenzo, e come l'arrivo impetuoso di hitler sulla scena tedesca.

Razza ariana sbeffeggiata ?
Todd ha visto lontano ?

(dico ste robe non perche' voglio trovare qualcosa di politico anche in film del genere, anche se trattandosi di film sulla diversita' si presta a molti discorsi)

secondo me ci sono dei dialoghi molto ambigui(esempio, quello continuo tra la dive protagonista e il nano biondo laccato vestito di nero, che fa ingelosire la sua "piccola moglie") che talvolta mi hanno fatto fare paralleli mentali sulla situazione tedesca che sarebbe venuta, in questo ho visto la visionarieta' di Browning.
La foto con le sue creature che lo abbracciano e lo attorniano, e' di una tenerezza inaudita.




mmmmh...no... non ce lo vedo tutto ciò...
vedo solo il fatto che film così, non se
ne fanno più...

(consiglio pure "Anche i nani hanno cominciato da piccoli"
di Herzog sulla barbarie del genere umano)
lemiemanisudite
00lunedì 16 gennaio 2006 16:14
Anch'io penso che le intenzioni di Browning non fossero politiche, non in senso stretto perlomeno.

Freaks è,per me, un meraviglioso film sul corpo, sull'oscenità-mostruosità del corpo.
E' il rovesciamento del potere del normale da parte del mostro.

Adoro Freaks.





[Modificato da lemiemanisudite 16/01/2006 16.15]

anna....
00lunedì 16 gennaio 2006 16:19
E' il mio film preferito... Il film più bello, più dolce, più tenero, più Vero ch'abbia mai visto.
Persone Vere in tutto e per tutto.
E peccato non ci sia più in circolazione la versione originale: mi pare 1/2 h in più.
Intanto c'è gente che pensa ancora che i Freaks del film siano grandiosi effetti speciali del '32... ma esattamente così era il circo Barnum.
batto
00lunedì 16 gennaio 2006 16:23
Queste immagini mi riportano alla mostra fotografica che abbiamo visto ieri pomeriggio, "il volto della follia".
Il manicomio di Reggio Emilia, il S. Lazzaro, primo in Italia a utilizzare la fotografia per scopi di studio. Ci sono ritratti di pazienti dal 1890 al 1830, fino ad arrivare alla chiusura con la legge Basaglia nel 1978, con foto di altri istituti.
Certe immagini tolgono il fiato.
militanza
00lunedì 16 gennaio 2006 16:24
Re:

Scritto da: batto 16/01/2006 16.23
Queste immagini mi riportano alla mostra fotografica che abbiamo visto ieri pomeriggio, "il volto della follia".
Il manicomio di Reggio Emilia, il S. Lazzaro, primo in Italia a utilizzare la fotografia per scopi di studio. Ci sono ritratti di pazienti dal 1890 al 1830, fino ad arrivare alla chiusura con la legge Basaglia nel 1978, con foto di altri istituti.
Certe immagini tolgono il fiato.



lo stavo esattamente per scrivere io...
[SM=g27819]
astrodanzante
00lunedì 16 gennaio 2006 21:32
Più che altro, pensavo al preambolo, in particolare alla frase che dice più o meno
"un film come questo può essere girato solo ora perchè in un futuro vicino i freaks non esisteranno più grazie ai progressi medici".

Il tono è preoccupato, c'è una tensione etica in chiave eugenetica (ma dubito che avesse già questo nome).

Ora non so se 'nel 32 in Germania avessero già iniziato a "eliminare" (prendo pari pari dal loro linguaggio) i "non-normali" e non so se negli USA comunque questo sia arrivato all'attenzione dei più.

Certo è che -come dire- ci ha preso, nel nostro occidente non capita frequentemente di conoscere persone con simili deformità.

Quando nasce una persona che ha subito un processo teratologico (spesso di entità più modesta) è stata una scelta positiva dei genitori.

Abbiamo sostituito l'abbandono al gelo all'aborto terapeutico.
pescetrombetta
00lunedì 16 gennaio 2006 21:40
Re:

Scritto da: lemiemanisudite 16/01/2006 16.14
Anch'io penso che le intenzioni di Browning non fossero politiche, non in senso stretto perlomeno.

Freaks è,per me, un meraviglioso film sul corpo, sull'oscenità-mostruosità del corpo.
E' il rovesciamento del potere del normale da parte del mostro.

Adoro Freaks.





[Modificato da lemiemanisudite 16/01/2006 16.15]



D'accordissimo con Luisa. E in questo, comunque, un'implicazione morale, se non politica, c'è di sicuro.

L'ho visto sicuramente troppo presto (avevo 16 anni) per capirlo, e per non farmi condizionare troppo dal contenuto. Che, volente o nolente, entrava dritto dritto nella mia vita, e senza bussare.

Comunque, film fondamentale ale le e (cit. lazlotoz)!

[Modificato da pescetrombetta 16/01/2006 21.43]

:Bacco:
00lunedì 16 gennaio 2006 21:43
Io adoro questo film, perchè mi sento un freak
da sempre, su guesta teRa (su cui miagoliamo nel buio).

E adoro chi lo adora. [SM=g27817]
pescetrombetta
00lunedì 16 gennaio 2006 23:03
Re:

Scritto da: :Bacco: 16/01/2006 21.43
Io adoro questo film, perchè mi sento un freak
da sempre, su guesta teRa (su cui miagoliamo nel buio).

E adoro chi lo adora. [SM=g27817]

[SM=g27822]

Oltre alla sua bellezza intrinseca, quella "cosa", come la chiamavo ai tempi, è stata uno degli spartiacque politico-cultural-morali.

Un ceffone, uno squarcio sulle possibilità espressive di quello che mi venne presentato come un noiosissimo biancoenero!
ongii
00martedì 17 gennaio 2006 03:22

Non vi e' un momento, nel film, che non sia provocatorio, che non sia ambiguo, che non riveli la superiorita'istintuale dei corpi che passano e spassano davanti alla telecamera.
I personaggi rispecchiano molte caratteristiche umane: la vanita', la pigrizia, la difficolta' nel decidere, la gelosia(mi vengono in mente le gemelle siamesi in odor di matrimonio, chi delle due ?), pero' anche, e soprattutto, le qualita' morali, etiche, di responsabilita' nei confronti del mondo che gira intorno.La vendetta operata sulla trapezista e' fenomenale.

Son d'accordo con pesciolina: per quanto non sia istintivamente un film di denuncia, lo diventa col passare dei minuti, per forza di cose.
Quando uno dice: la realta' dei fatti mi si para davanti, in tutta la sua imperfezione, che pero', e' un'imperfezione che si adatta progressivamente, che sfugge ai canoni del comportamento "correct". La scena post sbronza matrimonio, sotto la carrozza e con la pioggia a fiotti, e' addirittura, la fisicita' assoluta. Nulla, se non il corpo, nulla se non il bisogno del corpo di aggredire lo spazio, anche violentemente.

Notavo, mentre scorrevano le immagini, una sensazione strana: che quando un corpo imperfetto attua il suo movimento, in situazioni quasi sempre precarie, richiama violenza, richiama "durezza, imbastardimento" anche nei movimenti piu' dolci, come un occhio strizzato di compiacimento verso qualcun*.
Trasmette una sensazione di sforzo innaturale, ai limiti dell'"antipatico", del distorcente, eppure quei corpi si muovono, parlano, si esprimono decisamente, e decisamente CI parlano.
E questo e' un mio limite, e' un dannato preconcetto visivo soprattutto, dovuto alla poca esperienza che si ha di queste anormalita', nascoste chissa' dove nella nostra civilta',che nasconde nelle cantine la diversita' e rende oggetto di pornografia pubblica il corpo cosiddetto normale.
redelsilenzio17
00mercoledì 25 gennaio 2006 01:53
che voglia di rivederlo!!!!
è anche uno dei miei preferiti!!
Tullabeg
00sabato 28 gennaio 2006 17:52
L'ho visto un mese fa, l'altro ieri ho visto Elephant Man di David Lynch film del 1980 volutamente in bianco e nero.. I due film sono avvicinabili, in alcuni punti Lynch sembra voler omaggiare Browning.. (e trovare paralleli tra le radici culturali inglesi e americane?.. Non so, io pensavo che i vari Minstrel Shows, Medicine Men, Barnum Circus, Tom Thumb ecc. ecc. fossero caratteristica peculiare americana...)
Mr. Arkadin
00martedì 31 gennaio 2006 21:44
Un grande film, l'ho visto diverse volte negli anni e l'ho fatto vedere, piace, commuove: un grande affresco sulla comunità e sulla diversità, e sulla diversità nella comunità e la comunità nella diversità, come direbbe un certo Rokko Smitersons!
Cmq il discorso di Ongii mi sembra quanto meno intrigante e non del tutto fuori luogo, anche se Browning certe cose non le avesse "previste", ci si possono leggere comunque:
in questo caso io non credo alle coincidenze.
Saluti
Total Sharing
00venerdì 11 luglio 2008 09:03
Re:
ongii, 1/16/2006 12:53 PM:








Total Sharing
00venerdì 11 luglio 2008 09:05
Re:
ongii, 1/16/2006 12:49 PM:


ecco, come dire...capita a volte di rimanere ammaliati davanti alla tivvù, per un film macabro dove vengono celebrati i "mostri".
Ma quant'è avanti, sto film!

storie, vicissitudini, amori, di una cerchia di persone molto particolare.





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