Dario
questo è il punto 10 del PD
"10. SUD E MEDITERRANEO: puntare tutto sulle infrastrutture materiali
e immateriali e sul miglioramento della qualità dei servizi pubblici
Per far ripartire il Sud e renderlo una opportunità-Paese bisogna ricordare, innanzitutto, che dove sta bene un cittadino sta bene un’impresa. Ciò significa riduzione degli incentivi finanziari a vantaggio degli investimenti sul capitale sociale e, in particolare, significa dare rilevanza strategica agli obiettivi di servizio, finanziando con adeguate premialità target misurabili in campi come acqua, istruzione di base, servizi di cura per infanzia e anziani, così da restituire una cittadinanza piena agli individui attraverso l’acquisizione di diritti e mettere le basi per creare un contesto favorevole allo sviluppo economico. Lo stesso vale per il tema della sicurezza, sulla quale è giusto convogliare consistenti risorse della politica regionale, nazionale e comunitaria.
Occorre una drastica revisione dei programmi, e un altrettanto drastico accentramento delle risorse su pochi obiettivi, quantificabili e controllabili. Il nostro obiettivo è quello di portare entro il 2013 la rete delle infrastrutture e dei servizi per i cittadini, le imprese e le istituzioni del Mezzogiorno a dimezzare il gap accumulato rispetto al Centro-Nord.
Si tratta, in primo luogo, delle infrastrutture della mobilità: strade, ferrovie, porti, aeroporti e autostrade del mare. Almeno il 50% delle risorse comunitarie sarà impegnato su questi progetti. E poi, servizi pubblici essenziali, per i quali vanno stabiliti obiettivi-standard: dal servizio idrico all’ambiente, dall’energia alla scuola, dalla giustizia alle università. Per realizzare questa strategia - spendere i fondi comunitari sulle effettive priorità e spenderli con un sistema di valutazione e di premialità basato sulla qualità dei servizi e non più sulla velocità della spesa - è indispensabile rafforzare il ruolo di coordinamento e di indirizzo del Governo nazionale. Le Regioni del Mezzogiorno non devono essere lasciate sole, ma non devono neppure rifiutare un aiuto, sempre più necessario, per migliorare la qualità, la competenza e la verificabilità dei risultati dell’intervento pubblico, in aree e in contesti in cui le istituzioni e la legalità vanno protette e salvaguardate come il primo bene pubblico."