IL SERGENTE a Mario Rigoni Stern

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Giusitta
00lunedì 3 aprile 2006 12:28
di e con Marco Paolini

Questo spettacolo prende vita e ispirazione dal libro scritto nel 1953 da Mario Rigoni Stern dal titolo Il sergente nella neve (1953),
il racconto autobiografico dell'allora sergente Rigoni, impegnato nella sanguinosa campagna di Russia durante il secondo conflitto mondiale.
Ambientato nell'inverno 1942-43, affronta uno degli episodi più drammatici nella storia del nostro esercito: la ritirata dei soldati attraverso la taiga russa.
Ormai allo sbando e circondati dall'Armata Rossa, i personaggi del racconto, reali e non di fantasia, cercano di sopravvivere durante la ritirata, passando da un villaggio all'altro con alterne fortune.
Li guida un giovane sergente, che diventerà poi lo scrittore del romanzo. E proprio grazie alla sensibilità dell'autore, facciamo la conoscenza di esseri umani profondamente sconvolti dal conflitto, ma che mantengono fino in fondo la propria dignità: così il tenente Cenci, molto amico di Rigoni e generoso in battaglia;
il caporalmaggiore Moreschi, sempre di buonumore nonostante tutto;
Tourn, alpino piemontese che nasconde con allegria la paura;
Lombardi, cupo e taciturno;
il caporale Pintossi, calmo e flemmatico...
piccoli grandi uomini che affrontano un'avventura spesso senza via d'uscita.

qui le date

Io l'ho visto, molto bello e molto intenso,
a metà tra prosa e racconto,
tra Paolini attore e Paolini uomo, viaggiatore.

Ve lo consiglio, naturalmente!


pastronef
00lunedì 3 aprile 2006 21:12
ho letto -Il Sergente Nella Neve- nove anni fa
mi piacerebbe vedere lo spettacolo
però per ora rimane lontano da qui
speriam nell'estate
topolindarch
00mercoledì 5 aprile 2006 12:02
Mi è sembrato doveroso postare le parole dello spettacolo.
Fantastico. L'ho visto poco meno di un anno fa a Concorezzo; Paolini e i Mercanti di liquore. Atmosfera magica per uno spettacolo degno di essere ascoltato, compreso, aspirato. Chi va a vederlo poi torna a casa riempito di nostalgia e di rabbia per quest'Italia che ci sta sfuggendo di mano, a noi poveri coglioni....

Cosa canta soldato o soldatino
dondolando dondolando gli scarponi
seduto con le gambe ciondoloni sulla Tradotta che parte da Torino
Macchinista del vapore
metti olio nei stantuffi
della guerra siamo stufi
a casa nostra vogliamo andare

*Soldatino canta canta
cavalli otto uomini quaranta

** “Sento che ho fame, e il Sole sta per tramontare. Passo lo steccato e una pallottola mi sibila accanto. I russi ci tengono d’occhio. Corro e busso alla porta dell’isba. Entro.
Soldati russi, armati, stella rossa sul berretto. Io ho il fucile, e li guardo.
Loro mangiano, e prendono col cucchiaio di legno dalla zuppiera comune. Mi fissano col cucchiaio sospeso in aria.
- Mniè khocetsia iestij- “datemi da mangiare”.
Una donna mi riempie il piatto di latte e miglio, faccio un passo avanti e metto il fucile in spalla.
Mangio, i russi mi guardano, non fiata nessuno, solo il cucchiaio.
- Spaziba,- dico
- pasausta.- risponde la donna con semplicità.
Mi guardano uscire senza che si siano mossi.
Così è andato questo fatto, nel Febbraio 1943, durante la ritirata di Russia; e oggi a pensarci non mi sembra affatto strano: sono entrato, ho chiesto permesso. In quel momento non eravamo nemici.”

Soldatino canta canta
cavalli otto uomini quaranta
Soldatino canta canta
cavalli otto uomini quaranta

Soldatino canta canta
cavalli otto uomini quaranta
(....)


* Gianni Rodari “Filastrocche”
** Mario Rigoni Stern “Il Sergente della neve”
comebambino
00martedì 26 giugno 2007 12:00
Nuovo Spettacolo: I MISERABILI
Sottotitolo: Io e Margaret Thacher.

E' in tournée in questi giorni l'ultimo spettacolo teatrale di Marco Paolini.
Qualcuno l'ha già visto? Impressioni?

Ciao,
Paolo
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