Olimpiadi invernali Torino 2006

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Mokele
00sabato 11 febbraio 2006 01:35
Apro il topic ufficiale delle Olimpiadi di Torino...
Non ho visto la cerimonia d'apertura, ma pare sia stata stupenda a vedere le foto pubblicate sul sito della gazzetta dello sport..

LINK
Gustatevele, son splendide
not an Elephant man
00sabato 11 febbraio 2006 01:52

vorrei vederlo così:


e non deve nè bruciare nè spegnersi lentamente...
ma
bruciare lentamente... [SM=g27826]

assieme al tricolore naturalmente.. [SM=g27832]


Spero che in quest'ennesima edizione delle Olimpiadi ci sia qualche bel gesto sportivo da commentare, almeno quello..

Perchè altrimenti l'unica cosa che l'evento mi riesce a trasmettere rimane il disgusto per tutti i miliardi di euro sprecati, che quel pagliaccio col nome Azeglio non sa nemmeno quante vite umane potevano sfamare, curare, istruire e salvare...
Mokele
00sabato 11 febbraio 2006 02:05
Re:

Scritto da: not an Elephant man 11/02/2006 1.52


e non deve nè bruciare nè spegnersi lentamente...
ma
bruciare lentamente... [SM=g27826]

assieme al tricolore naturalmente.. :Sm2

2:
Spero che in quest'ennesima edizione delle Olimpiadi ci sia qualche bel gesto sportivo da commentare, almeno quello..

Perchè altrimenti l'unica cosa che l'evento mi riesce a trasmettere rimane il disgusto per tutti i miliardi di euro sprecati, che quel pagliaccio col nome Azeglio non sa nemmeno quante vite umane potevano sfamare, curare, istruire e salvare...

+

Dai non esagerare, con questo discorso OGNI EVENTO che implica l'investimento di soldi dovrebbe essere abolito...
not an Elephant man
00sabato 11 febbraio 2006 02:15
Re: Re:

Scritto da: Mokele 11/02/2006 2.05
+

Dai non esagerare, con questo discorso OGNI EVENTO che implica l'investimento di soldi dovrebbe essere abolito...



hai ragione, non dovrei nemmeno stare qua a scrivere con questa tastiera e usare tutti questi aggieggi tecnologici di cui mi circondo..
Ma è più forte di me, non sopporto vedere tutti questi buffoni che sorridono felici e compiaciuti, con tutte queste belle luci e questi bei colori. Come se tutto andasse bene e fossero tutti felici. Almeno il mio cervello non se lo prenderanno, me l'hanno già lavato per bene per 20 anni, adesso è ora di svegliarsi.

[Modificato da not an Elephant man 11/02/2006 2.16]

belzebu87
00sabato 11 febbraio 2006 02:18
e perchè non sanno quanto male facciano all'italia queste Olimpiadi...ci sono ancora persone convinte che l'italia e la mia valle guadagnerà visibilità e turismo, mentre studi provati da scienziati a livello internazionale dichiarano che il nostro territorio è inadatto x diversi punti, non ultimo quello metereologico.
Quanta neve è venuta in trentino? bene da noi a stento siamo arrivati ai 70 cm qust'anno, ma gli anni scorsi è andata anche peggio. QUesto significa che noi abbiamo un problema simile a quello siciliano o pugliese: CI MANCA L'ACQUA! siete liberi di non crederci ma in alcuni comuni per diversi giorni all'anno, in inverno, manca l'acqua perchè viene usata per le piste e non per i cittadini.
Non ci dimentichiamo l'inquinamento, perchè in alcuni comuni per i lavori siamo arrivati al punto che il comune di Sauze d'Oulx che mette in scena il freestyle, per fare quelle dannate piste ha dovuto chiedere ai cittadini di chiudere le finestre perchè i lavori avevano sollevato polveri contente amianto...la valle è sempre la stessa del TAV, comune di Sauze di centro destra.
Le olimpiadi sono un attentato all'intelligenza di chiunque sappia che gli sponsor di questo evento decidono TUTTO: il centenario del 1996 invece di essere nella patria delle Olimpiadi, ad Atene fu fatto dove risiede la Coca-Cola ad Atlanta. Gli sponsor sono responsabili di CRIMINI CONTRO L'UMANITÀ e le Olimpiadi alimentano questo circolo dando visibilità a questi SIGNORI DELLA MORTE.
Le Olimpiadi hanno dei presupposto morali che sono SPETTACOLARI, parlano di Pace, di Tolleranza, di Fratellanza addirittura di Solidarietà....vi prego spiegatemi come fa la Coca-Cola o Mc Donald a centrare con tutto questo...fatevi un giro nella pagina degli sposor di To2006 e vedrete anche la banca San Paolo, rea confessa [per via delle dichiarazioni che devono fare sui flussi di denaro] di sostene il traffico delle armi, armi che non di rago vanno a finire per guerre in paesi lontani, dove si reprime con la forza persone che lottanop per la loro libertà come abbiamo fatto noi negli anni '40...
Queste Olimpiadi sono una farsa, sono un abominio sono un'atrocità e spero con tutte le forze che siano le ULTIME ad essere fatte in questo modo, che quelle di Pechino non si facciano mai e che la popolazione mondiale se ama lo sport ed i suoi valori si rimbocchi le maniche perchè dalle lamine degli sci non coli più il sangue dei sindacalisti colombiani e delle donne asiatiche rinchiuse a lavorare come ANIMALI per produrre i portachiavi o le DIVISE DEI VOLONTARI!!!
RAGAZZI CHE VERGONA TUTTE QUELLE DIVISE NON HANNO DICHIARAZIONE DI PROVENIENZA CERTA, OVVERO NON C'È SICUREZZA CHE SIANO STATE PRODOTTE RISPOETTANDO I DIRITTI DEI LAVORATORI, POTREBBERO E CI SONO FORTI DUBBI CHE SIA DAVVERO COSÌ, ESSERE STATE PRODOTTE DA BA,BINI IN SITUAZIONI DI SCHIAVITÙ COME ACCADE PER LA GRANDE MARCA CHE LI HA SPONSORIZZATI...

scusate, ma ditemi ancora un motivo valido per cui queste olimpiadi siano da guardare con ammirazione...io spero che voi abbiate l'ìntelligenza di capire...
not an Elephant man
00sabato 11 febbraio 2006 02:25
belzebù non cambierei una virgola di ciò che hai detto.
Mi associo nella speranza, che purtoppo non riesco a vedere vicina, che queste siano le ultime olimpiadi, oltre che auspicare la fine di qualsiasi altra manifestazione sportiva di questo tipo, che son lo sport non ha nulla di che spartire.

[Modificato da not an Elephant man 11/02/2006 2.28]

belzebu87
00sabato 11 febbraio 2006 02:28
MAGGIORI INFORMAZIONI
le trovaye al sito

nolimpiadi.8m.com e qui c'è l'intro INTRO che da una visione generale piuttosto esaustiva ma invito tutti a capire bene anche i particolari!

qui trovate un articolo di indymerdia che io non condivido del tutto ma che è utile leggere perchè da diverse info importanti
articolo indymedia

altro articoletto piccino picciò che ripete le stesse cose LEGGI
belzebu87
00sabato 11 febbraio 2006 02:31
6 brevi motivi per dire NO.

Priorità? No.
"Giochi olimpici invernali": proprietà di un ente privato, organizzati da un ente privato... finanziati massicciamente con fondi pubblici: a Torino ed in Val di Susa viene consumata un’incredibile quantità di denaro statale per 78 medaglie da distribuire nel 2006; ma in uno Stato con al centro la persona, 3500 miliardi di lire devono andare a bisogni pubblici e non a optionals privati: sussidi alle famiglie mono (o senza!) reddito, aiuti alla sanità ed all'istruzione di base, risanamento per i grandi danni ambientali, indennizzi agli agricoltori colpiti dalla siccità, agli operai cassintegrati…fate voi: è una lista di priorità senza fondo.

Sviluppo sostenibile? No.
Si tratta di regresso ambientale, insostenibile.
Infatti il peggioramento sistematico (e molto spesso irreversibile) della Natura indotto dalle "olimpiadi" costituisce, anche per la cultura ambientale più permissivista, un passo indietro di decenni: esempi? Corsi d'acqua impoveriti, boschi abbattuti, incrementi nelle emissioni inquinanti acustiche e di CO2, cementificazioni e paesaggi alterati.

Scelta concordata? No.
Si tratta di un evento (nome e marchio proprietà del CIO, ente svizzero), promosso e governato senza coinvolgimento, verifiche, accordo né controllo popolari…nessun referendum prima della decisione, nessun referendum dopo: dove sono finiti i diritti di partecipazione della cittadinanza? Sepolti, grazie ad una stucchevole e curiosa complicità tra forze politiche.

Indipendenza culturale? No.
Ci stiamo avviando verso l'irregimentazione culturale: giornali e televisioni locali, nazionali, mostre, festival del cinema, programmi scolastici, tutti pervasi dagli ideali “olimpici” …la cultura a senso unico è sempre stata un nemico da temere. Figuriamoci quando reclamizza prodotti commerciali.

Ma quali valori?
Immaginatevi il valore del programma culturale che possono sviluppare il CIO ed i comitati organizzatori:
- insieme ancora adottano e sfruttano la manifestazione della torcia olimpica, un’idea dei nazisti per le olimpiadi del ’36...
- il CIO ha consegnato l’"ordine olimpico" al dittatore rumeno Ceausescu...
- il CIO (nel 1998 e 1999 sconvolto dallo scandalo della corruzione), integra fra i suoi membri Henry Kissinger, un ex gerarca fascista, un uomo condannato per truffe da centinaia di miliardi e accusato di crimini di genocidio, nonchè ex ministro del dittatore indonesiano Suharto...

Che immagine del mondo viene diffusa?
I gruppi ex-industriali si convertono al business dello spettacolo garantendo, lucida, ordinata e militarizzata, un’enorme vetrina alle multinazionali più potenti: nel 2006 sui teleschermi di mezzo mondo passerà come dominante il messaggio di un sistema economico che affama l’80% del Pianeta e non rende conto ad alcuno ... ...un'immagine per la quale si può ritenere saggio spendere incredibili risorse (devastando l'ambiente) per pochi giorni di gare mentre centinaia di milioni di persone nel mondo vivono in stato di povertà.


Per questi brevi motivi vi diciamo, vi rassicuriamo: esistono tutte le condizioni per essere contrari ai c.d. "giochi olimpici", e per esserlo senza sentirsi diversi: diversi sono loro, diverse sono le loro idee, sino ad ora autoprotette da una spessa coltre di marketing internazionale e dai compiacenti media: ma ora siete informati ed è arrivato il momento di sollevare questa coltre: ragionate, e AGITE !!!!


tratto dal questa pagina

[Modificato da belzebu87 11/02/2006 2.33]

Mokele
00sabato 11 febbraio 2006 02:35
Re:
Che le Olimpiadi spariscano dalle organizzazioni sportive la vedo piuttosto improbabile se non impossibile...e anzi, vedo che con il passare del tempo l'organizzazione delle stesse è sempre più ricercata e atta ad essere "spettacolarizzata"..

Io Davide sono una persona che ama lo Sport, e quindi le Olimpiadi, come i Mondiali di Calcio, come qualsiasi altro evento in cui si pratica Sport attraggono la mia attenzione...che siano fatte in Italia quando in burundi non farebbe differenza, io adoro vedere lo sport e le competizioni..


Ripeto il mio parere: seguendo il vostro discorso, ogni tipo di competizione a livello mondiale con annesso un enorme lavoro di Marketing dovrebbe essere cancellato dalla faccia della terra...
belzebu87
00sabato 11 febbraio 2006 02:56
Re: Re:

Scritto da: Mokele 11/02/2006 2.35
Ripeto il mio parere: seguendo il vostro discorso, ogni tipo di competizione a livello mondiale con annesso un enorme lavoro di Marketing dovrebbe essere cancellato dalla faccia della terra...



bravo proprio così. Le ipocrisie devono finire, sei d'accordo? Almeno che finiscano quelle più palesi, e questa mi sembra ciclopia...fatti un giro per i diti che ti ho segnalato e leggerai che il CIO che tu tanto dici di ammirare per le cose che ha fatto ha assunto un gerarca fascista che ha sostenuto una dittatura in Indonesia, ma il fiore all'occhiello è il riconoscimento per Cheucescu...non so se mi spiego a cosa è giunto lo sport SPETTACOLARR che tu osanni...

sarà solo una mia impressione ma immagini come queste non sono certo un vanto per gli organizzatori delle Olimpiadi

dalle nostre parti è uscito un libro che si chiama "Il libro nero delle Olimpiadi" non so di chi ed edito da chi ma te lo dirò presto.

ci sono persone con un cervello su questo forum, vi prego fate una distinzione tra quello che uccide lo sport e quello che lo fa grande: quello che lo uccide è il business, quello che lo fa grande è il valore di confronto e crescita di tutti, del vincitore, dei partecipanti e degli spettatori.
Ai grandi eventi mediatici, compresi i campionati mondiali che io amo perchè mi piace vedere grandi squadre che giocano ad ottimi livelli, in questi casi vince il denaro...ma caspita all'italia dovrebbe essere stato chiaro cosa accadde in corea? possibile che non abbiamo capito che quello era uno schifo?possibile che non abbiamo capito che il denaro deve stare fuori dallo sport?lo sport non può essere un mezzo per lucrare, e le Olimpiadi fanno proprio questo: lucrano. Io non sono contro lo sport, anzi, i suoi valori sono ECCELSI, ma il sistema che ci sta attorno è l'appendici più evindente della devozione che l'uomo ha sviluppato per il denaro e per la competitività [non quella sportiva] ma la competitività a cui ti abituano fin dall'infanzia, quella della Coca-Cola. Perchè non so quanto di voi hanno visto che cosa dicono i cartelloni della Killer-Cola...dicno "se la vita fosse un'olimpiade, vinceresti una medaglia?" che significa che se non vinci non vali nulla!!!ATTENZIONE perchè le stesse cose le dicevano i nazisti quando ammazzavano gli handicappati, i malati ed i bambini con un'iniezione letale!!!Dobbiamo capire che la competizione sportiva è una cosa, ma se uno contesta la riforma moratti perchè prodice tanti colletti bianchi che non sanno pensare con la propria testa, tanti robot che devono essere i primi a produrre a competere, allora come si pone davanti a temi come questi?
ragazzi, come vi ponete? vi prego non fate gli ipocriti...
not an Elephant man
00sabato 11 febbraio 2006 03:04
Re: Re:

Scritto da: Mokele 11/02/2006 2.35

Ripeto il mio parere: seguendo il vostro discorso, ogni tipo di competizione a livello mondiale con annesso un enorme lavoro di Marketing dovrebbe essere cancellato dalla faccia della terra...



Appunto.
A riguardo copio per intero l'articolo che ha indicato belzebù




articolo datato, ma concetti sempre validi e ben associabili a queste Olimpiadi...

I falsi valori dello sport ideale
Gli eroi mitizzati dell'illusione olimpica

da LE MONDE diplomatique - Giugno 2004

Il 12 giugno è cominciata una stagione sportiva appassionante: il campionato europeo di calcio, che finirà il 4 luglio; il tour de France dal 3 al 25 luglio; senza dimenticare i giochi olimpici di Atene dal 13 al 29 agosto. Ma la festa è spesso coperta dagli effetti di una commercializzazione sfrenata, che porta a accelerare la corsa al profitto. Le virtù emancipatorie dello sport servono quindi a mascherare la tirannia e la violenza che ad esso sono legate.

Jean-Marie Brohm, Marc Perelman e Patrick Vassort
Alla globalizzazione dello sport, che è iniziata realmente dopo la seconda guerra mondiale con il moltiplicarsi infinito degli eventi agonistici, fa da contraltare una «sportivizzazione» del mondo, intesa come vettore politico-ideologico comune al complesso delle potenze finanziarie che impongono il loro diktat a tutto il pianeta. Da quando il barone Pierre de Coubertin lanciò il movimento irresistibile di propagazione sportiva riportando in auge i giochi olimpici ad Atene nel 1896, il fenomeno sportivo è caratterizzato dalla compresenza di numerosi fattori: uno sviluppo senza precedenti della maggior parte degli sport a livello planetario, la loro omogeneizzazione internazionale grazie alla codificazione di regole unificate, e la graduale scomparsa delle tecniche corporee o dei giochi a carattere prettamente locale.
L'unità di questo complesso ha riconfigurato contemporaneamente il tempo del mondo (calendari sempre più fitti di eventi agonistici, che sono un punto di riferimento accettato da tutti) e lo spazio geopolitico (moltiplicazione dei luoghi della pratica sportiva: nei cortili degli edifici, negli stadi, a casa propria davanti a uno schermo all'aperto), e tutto questo avviene in uno spettacolo trasmesso in televisione su scala mondiale. Sembra addirittura scaturire da questa articolazione senza precedenti del tempo e dello spazio una nuova storia, costituita dalle grandi imprese, i record, le prestazioni, che crea di per se stessa miti e «favolose leggende», con i campioni come dei trionfanti in un oceano sconfinato di immagini. Questa pandemia sportiva - l'ampliarsi della sua sfera d'influenza nell'ambito della vita quotidiana - è, di fatto, riconoscibile nella globalizzazione dello sport in quanto universo spietato di «vincenti».
Lo spazio pubblico, ridotto a uno schermo di sogno televisivo, è saturo di sport, a un punto tale che la politica, ad esempio, viene considerata anch'essa alla stregua di uno sport. Il tifo sportivo ha contaminato le coscienze a una velocità inaudita, facendo di ogni individuo un potenziale sostenitore. Al punto che lo sport d'ora in poi si colloca sullo stesso registro dei bisogni - bere, mangiare o dormire - ed è divenuto lo spazio-tempo pressoché esclusivo di queste folle solitarie inebetite dalla passione dell'inessenziale: un tiro in porta, uno sprint o un servizio vincente. Lo sport costituisce la vita quotidiana, e per numerosi individui non esiste più nulla al di fuori di esso, se non il vuoto abissale del gergo, anch'esso televisivo, della inautenticità.
Se gli stati consentono lo svolgersi effettivo della competizione, l'autentica fascinazione dello spettacolo che si impadronisce delle folle estasiate deriva per l'appunto dalla potenza al tempo stesso banale e ipnotizzante della ritrasmissione generalizzata degli incontri sportivi - da un unico punto del mondo, lo stadio, verso tutti i punti possibili, ogni singola casa - e secondo una modalità di trasmissione che gli è propria: la diretta, il ralenti e la ripetizione da tutti gli angoli possibili, in un ciclo continuo.
Per la sua stessa modalità di manifestazione, lo sport è divenuto uno dei vettori della globalizzazione in atto, vale a dire una spazializzazione planetaria sotto il regime d'un tempo unico reificato, letteralmente coagulato, costituito dalla potenza universale della trasmissione televisiva. Al tempo ancora segnato dalla storicità, un tempo complesso, con una certa fluidità dialettica (1), si è dunque sostituito il tempo dello sport, che scandisce la storia al ritmo delle gare, dei record, delle dirette televisive. Lo sport «reale» non è altro che una frenesia di eventi agonistici, l'organizzazione planetaria della loro rotazione permanente in un calendario universale. Ormai lo sport non è altro che una delle componenti di un tempo ed uno spazio resi autonomi dal capitale e nel capitale. Segna la presa di possesso del tempo e dello spazio a sua immagine e in quanto immagine.
Nuove star della globalizzazione, i campioni hanno preso il posto dei divi del cinema e dello show business. Lo sportivo di alto livello è diventato il modello pubblicitario da seguire, quello con cui devono identificarsi i giovani. Non soltanto gli sponsor costruiscono l'immagine degli atleti come prodotti globalizzati standard, ma la globalizzazione veicola le figure planetarie di atleti uniformati, a immagine e somiglianza delle loro calzature: la loro lingua comune è il gergo anglo-sportivo, la loro maniera di vivere è omogeneizzata - le stesse «bevande energetiche», gli stessi alberghi a 5 stelle, le stesse passioni per le auto di grande cilindrata, gli stessi allenamenti demenziali, gli stessi doping, lo stesso interesse per il conto in banca.
Arruolati in teams, scuderie, squadre controllate da potenti interessi finanziari, questi happy few dedicano il loro tempo a incontrarsi in giro per il mondo, offrendosi come spettacolo al cospetto di un'immensa platea di diseredati e di oppressi, ridotti a essere nient'altro che telespettatori fanatici o macchine sempre pronte per l'applauso, come nei reality shows.
Il culto della prestazione La potenza effettiva dell'ideologia dello sport deriva dalla moltiplicazione infinita delle immagini dell'evento agonistico senza altra mediazione se non commenti ridondanti di una penosa banalità. La globalizzazione permanente in onda sul piccolo scherma trasforma così la passione sportiva in passione dell'immagine, in «iconomania», per riprendere il concetto di Gunther Anders (2). La contaminazione generale delle coscienze proviene così da questo incessante martellamento dello sport televisivo che, tramite l'immagine infinita, imposta dalle tecnologie digitali che inchiodano ogni individuo davanti ai suoi schermi (internet, cellulare, dvd, televisore) celebra non soltanto le nuove icone dello sport, ma distilla la visione sportiva del mondo alle masse.
«L'ideologia - scriveva Engels - è un processo che il sedicente pensatore compie senza dubbio con coscienza, ma con una coscienza falsa. Le autentiche forze che lo mettono in moto gli restano sconosciute, altrimenti non si tratterebbe affatto di un processo ideologico.
E perciò egli si immagina delle forze motrici false o apparenti (3)».
E così l'ideologia sportiva inscena l'azione immaginaria di ipostasi immaginarie (l'idea olimpica, la pace olimpica, il fair play, lo spirito sportivo) misconoscendo, mascherando o rimuovendo le forze motrici reali dello sport: l'accumulo del capitale sportivo, la corsa sfrenata al rendimento, gli effetti deleteri dell'agonismo spinto al limite.
La prima forma di falsa coscienza che distingue questa Disneyland in quanto apparato ideologico è il diniego di qualsiasi carattere ideologico, la scotomizzazione politica di qualsiasi carattere politico dello sport.
In forma ingenua fra i praticanti e o dirigenti sportivi immersi in questo oceano onirico narcisistico e megalomane al tempo stesso, in maniera più perversa in certi ambienti intellettuali, lo sport è presentato come un culto della prestazione, una controsocietà dello sforzo agonistico, un universo incantato e incantatore di pratiche di superamento di sé, che non avrebbero nulla a che spartire con l'opposizione ideologica, gli orientamenti politici, le convinzioni religiose. Lo sport sarebbe fondamentalmente neutro, apolitico, al di fuori della lotta di classe, né di destra né di sinistra e neppure di centro, al di sopra delle dispute di parte e dei conflitti sociali.
L'ideologia della «neutralità assiologica» nega con grande asprezza il ruolo dello sport in quanto attività di abbrutimento, indottrinamento e cloroformizzazione delle masse - nelle metropoli imperialiste così come nel terzo mondo. Si esprime in due forme essenziali, che si potranno riconoscere a colpo sicuro in occasione dei prossimi giochi olimpici, ad Atene.
La prima, veicolata con insistenza da tutte le tendenze di sinistra, consiste nel sostenere che lo sport può ammantarsi di tutti i colori, dal rosso vivo al rosa pallido. Organizzato in maniera «progressista», lo sport potrebbe contribuire così all'emancipazione delle donne, combattere il razzismo e la xenofobia, contribuire all'integrazione nazionale, rilanciare l'ascesa sociale e, per finire, promuovere la «cultura». Esisterebbe così uno sport autentico, uno sport educativo, uno sport purificato, uno sport dal volto umano, insomma una Essenza o Idea platonica dello sport che smentirebbe i deplorevoli eccessi, gli abusi, le deviazioni snaturate dello sport realmente esistente.
La realtà piuttosto sordida dell'affarismo, del doping, delle partite truccate e della corruzione si incarica di richiamare periodicamente all'ordine questi venditori di illusioni. La seconda espressione dell'ideologia della neutralità ideologica, ancora più estesa fra le masse, si ricostituisce periodicamente nelle acclamazioni unanimiste del «consenso sportivo». La gregarizzazione, la massificazione, la mobilitazione totale, se non totalitaria, delle folle che le mitiche gesta degli dei dello stadio fanno «uscire di testa dalla felicità» - lo si è visto ancora di recente, per la vittoria della Tunisia alla Coppa d'Africa di calcio - dimostrerebbero l'universalità dell'«ideale sportivo» o dell'«idea olimpica». È quindi motivo di costernazione vedere tanti intellettuali, solitamente più critici, unirsi alle orde dei fanatici del muscolo, incapaci di portare alla luce le funzioni politiche reazionarie di questa sportivizzazione delle menti, di questo martellamento emotivo fittizio che circonda i «nostri» campioni.
Nelle estasi nazionali - c'è chi ha addirittura parlato di orgasmo - che saturano lo spazio pubblico in caso di vittoria, agli amici dello sport piace riconoscere il manifestarsi di un'unione sacra rigeneratrice. I campioni sarebbero allora l'avanguardia di una società riconciliata con se stessa. E così la vittoria della squadra francese «nero-bianco-beur» alla Coppa del mondo di calcio nel 1998 ha offerto l'occasione per un'ondata di rincretinimento populista dilagante.
Didier Deschamps, capitano dei «bleus» ha affermato senza la minima ironia che «il calcio è un vettore che permette di cancellare le differenze razziali, politiche e sociali (4)». Il commissario tecnico Aimé Jacquet si è lanciato su toni lirici: «La Francia si è riconosciuta in questa squadra multietnica. Che questi giovani, nati in Francia, pieni di ambizioni e di gioia di vivere, abbiano reso felici tante persone, è un fatto molto positivo per il paese. Credo che questo possa dare un buon impulso all'unità nazionale (5)». L'editorialista de L'Humanité tesseva la metafora della «leggenda del secolo»: «Gli idoli blu sono entrati nella splendente eternità del football (6)».
Non deve quindi destare stupore il fatto che Zinedine Zidane sia stato eletto «il francese più amato dai francesi», e che i più intossicati dall'oppio sportivo abbiano addirittura pensato a «Zidane presidente!».
Questa demagogia unanimista, peraltro, non ha resistito troppo a lungo al principio di realtà: né il «calcio delle città», né lo «street-ball», né lo «sport popolare», né lo «sport per tutti» - tutti questi specchietti per allodole del pensiero desiderante - hanno impedito l'aggravarsi della «frattura sociale» e il logoramento continuo del vincolo collettivo nei «quartieri difficili». Ben lungi dal contribuire alla concordia civile, gli incontri sportivi sono sempre più costellati da gravi incidenti e da odiose violenze, che non sono semplici «episodi sporadici» o «fatti di cronaca», bensì la conseguenza del desiderio della vittoria ad ogni costo che prevale a tutti i livelli della istituzione. La giungla dello sport d'altronde in questo caso non fa altro se non rispecchiare il suo alter ego: la giungla della globalizzazione liberista.
Il secondo processo ideologico è l'espressione della dissociazione quasi schizofrenica esistente tra i discorsi ufficiali - che a loro modo confortano i produttori della buona coscienza sportiva (7) - e la triste realtà dell'«ambiente»: aumento di numero e di gravità degli episodi di violenza sui campi da gioco e al di fuori degli stadi, scandali a ripetizione per corruzione di stampo mafioso o semi-mafioso, monetarizzazione generalizzata dei «valori» dello sport, frodi e inganni di ogni sorta, e soprattutto doping di massa a tutti i livelli.
Secondo la vecchia logica sempre valida della scissione schizoide, si assiste allora ad una duplice dissociazione: in primo luogo l'istituzione sportiva è ritenuta indipendente rispetto alla società capitalista globale, in grado di portare avanti una sua logica autonoma. In una società incancrenita dalla caccia al profitto, lo sport sarebbe quindi capace di continuare ad essere un'isola «pura», protetta dai propri «valori». In seconda battuta, si suppone che l'istituzione sportiva si divida secondo la logica binaria dello «sport buono» contrapposto ai suoi usi perversi, le sue «deviazioni», le sue «deformazioni».
A tale riguardo, il doping non sarebbe altro se non un epifenomeno sfortunato che «svia» certamente l'etica dello sport, ma si tratterebbe pur sempre di una pratica limitata a pochi disonesti in poche specialità sportive.
Ebbene, quel che è avvenuto negli ultimi quindici anni ha dimostrato con ogni evidenza che il doping, più che una trasgressione episodica, è il rivelatore teratologico della vera natura dello sport: una corsa irreversibile alle manipolazioni biochimiche, una «antropomassimologia» come dicevano ancora di recente i teorici sovietici, un progetto totalitario che mira a sottomettere l'essere umano alla produzione di un cybenantropo o di un essere bionico di nuovo genere. Inchieste, processi, confessioni, rivelazioni, alla fine hanno sollevato il velo sul volto reale dello sport agonistico.
Non si uccidono così anche i cavalli?
La valanga di casi di doping nel ciclismo e nell'atletica, ma anche nel football e nel nuoto, dopo quelli, di più lunga data, del sollevamento pesi, dello sci di fondo e del canottaggio, ha avuto l'effetto di far mettere sotto controllo tutte le discipline, colpite una dopo l'altra da episodi di doping (ivi compresi il rugby, la scherma, lo judo, la lotta e il tennis). Soprattutto, ci è riproposto il problema angosciante delle condizioni mediche effettive in cui si compie attualmente la performance sportiva. Il moltiplicarsi degli allenamenti e delle gare, l'aumento del carico di lavoro legato all'aumento costante delle esigenze dello sport di eccellenza, il moltiplicarsi degli impegni economici e la pressione dei mass media hanno finito col trasformare il doping artigianale in una industria multinazionale, con i suoi fornitori, i suoi canali, i suoi intermediari (8).
Mentre la lista degli atleti positivi ai controlli si allunga, a tutti i livelli agonistici, i responsabili fanno finta di scoprire soltanto adesso le dimensioni del flagello. Dopo ogni Giro d'Italia, dopo ogni Tour de France, il ciclismo promette di «fare pulizia», in attesa di essere infangato dall'ennesimo caso. Negli altri sport, soltanto poche pecore nere del tutto isolate, a quanto pare, farebbero ricorso alle sostanze vietate, e anche loro in maniera saltuaria! Colmo della falsa coscienza, i più lucidi, o i più cinici, acconsentono a rifare il trucco al doping, dandogli una forma più edulcorata: gli integratori vitaminici, gli alimenti arricchiti, i riequilibratori ormonali, la riossigenazione, i farmaci antiasmatici e per un migliore tono muscolare, la creatina e altri stimolanti sotto sforzo servono a evocare con pudore la realtà innominabile delle iniezioni e delle anfetamine, la somministrazione dei vari anabolizzanti e corticoidi, le emotrasfusioni ad alte dosi, la routine dei trattamenti con l'Epo e adesso con gli ormoni della crescita. Nei rari casi in cui un atleta di fama si fa «pizzicare», come è avvenuto al campione cubano Sotomayor (salto in alto), ai britannici Christie e Chambers (cento metri) o all'austriaco Schönfelder (sci alpino), si finge di credere che siano soltanto «casi isolati». Ma sono soltanto la punta visibile di un immenso iceberg. Gli altri non hanno più scelta: o accettano, più o meno volontariamente, di ricorrere agli adiuvanti «della prestazione», oppure rinunciano a giocare sul palcoscenico dei grandi. Se non si trattasse di un problema di sanità pubblica, si potrebbe parlare qui in tono di scherno di «frattura sportiva» tra coloro che già adesso aderiscono alla megasetta del doping, e coloro che invece sono ancora in lista d'attesa.
Si uccidono così anche i cavalli, e poco importa che numerosi atleti scompaiano nel fiore degli anni, per «morte naturale», stando a quanto dichiarato da comunicati alambiccati (9), oppure vittime della tossicodipendenza, come Pantani, Maradona e tanti altri, per molto tempo presentati come «modelli per i giovani». E mentre l'agenzia mondiale antidoping (Ama), moltiplica le sue inani gesticolazioni, le timide leggi antidoping entrate in vigore in alcuni paesi (fra cui la Francia) mettono a nudo tutta la loro tragica impotenza, e gli organismi sportivi la loro negligenza, per non parlare di colpevole condiscendenza, di fronte a questa ecatombe programmata.
E tuttavia, si continua a celebrare quel che non è, per poter meglio tacere su quello che è. Così come «l'ideale comunista» per molto tempo ha impedito ai militanti di riconoscere la verità flagrante dei crimini del socialismo reale, accecandoli sul loro stesso accecamento, così «l'ideale sportivo» o «l'idea olimpica» - secondo la fraseologia rituale nell'universo della pubblicità sportivo mediatica - dà un contributo enorme ad occultare le condizioni reali della pratica dello sport agonistico. Così come, fino a poco tempo fa, non bisognava far disperare la fortezza operaia di Billancourt, così ora non bisogna scoraggiare le orde di fregati che rischiano di drogarsi. The show must go on...
Il terzo processo ideologico riguarda la visione sportiva del mondo inteso come discorso complessivo sulle prestazioni (10). Infatti, la fede sportiva ha come funzione essenziale quella di alimentare e salvaguardare la purezza del dogma atletico, il mito olimpico senza macchia e senza ombre. In nome di questa illusoria «idea sportiva», numerosi ideologi propongono di ripristinare i valori che si presume debba esaltare l'ambiente sportivo. Orbene, a parte il fatto che il disinteresse per l'aspetto economico è sempre stato soltanto un mito idealista, è proprio in nome di questo presunto disinteresse che lo sport agonistico si è da sempre posto al servizio di interessi economici, politici ed ideologici che, invece, sono reali e concreti.
Invocando con toni quasi mistici gli «eterni valori dello sport», questa ideologia cerca di compiersi come profezia autorealizzante, riducendo l'abisso esistente tra la realtà terrena della pratica effettiva dello sport-spettacolo capitalista e l'empireo della «idea sportiva». Atteggiandosi a imperativo categorico, tenta di allineare la pratica vigente, non esattamente scintillante, a un ideale idolatrato di cui il barone de Coubertin è il grande sacerdote. Gli articoli del credo sportivo - fair play, rispetto dell'avversario, tregua olimpica, amicizia tra i popoli, festa dei giovani - intonati in lungo e in largo si ritrovano ormai da lustri in false associazioni: associazioni tra sport e cultura, tra sport e pace, tra sport e democrazia, tra sport ed emancipazione dei popoli, dei diseredati e delle donne, tra sport e rispetto dell'ambiente, e via dicendo.
Con una serie di equazioni perverse, l'ideologia sportiva si spinge addirittura a identificare l'ideale con la sua negazione pura e semplice.
E così in Argentina la «libertà di giocare», celebrata nel 1978 da tutti gli appassionati della palla rotonda, è stata soprattutto un'operazione di propaganda per la giunta fascista di Jorge Rafael Videla, con tanto di avallo della Fifa e di tutti i sostenitori del fatto compiuto.
Un umanesimo di paccottiglia Sulla stessa falsariga, in nome dell'ideale olimpico, si sono svolte le olimpiadi della croce uncinata a Berlino nel 1936, quelle staliniste del 1980 a Mosca, quelle poliziesche di Seul nel 1988. E sempre in nome della «fratellanza olimpica», Atene consacrerà nel prossimo agosto l'adunata «pacifica» di un'interminabile coorte di «stati canaglia», di dittature delle banane e di regimi polizieschi che cercheranno di ottenere la loro parte di medaglie, di onori e di attestati di stima, sotto la protezione ravvicinata di migliaia di militari e di agenti dei servizi di sicurezza, mobilitati per prevenire gli attentati terroristi.
Atene - la culla della filosofia e della democrazia nell'antichità - passerà poi la fiaccola olimpica a Pechino, sinistro simbolo del dispotismo orientale. Le vestali dello sport a quel punto chiuderanno pudicamente gli occhi sulle infinite violazioni dei diritti umani in Cina, con l'unico scopo di tutelare il «successo» della festa olimpica prevista per il 2008.
Finiti nel dimenticatoio i campi di lavoro, le menzogne di stato, l'occupazione del Tibet, la sanguinosa repressione di piazza Tienanmen, le impiccagioni pubbliche dei condannati a morte, le vessazioni della polizia politica, le minacce contro Taiwan, la normalizzazione di Hong Kong. La festa olimpica servirà, per l'ennesima volta, da paravento a un esercizio di propaganda a favore di un regime totalitario. E la fraseologia sportiva, con il suo umanesimo di paccottiglia, servirà da giustificazione a un'operazione di marketing politico ad uso e consumo della burocrazia cinese. Come al suo solito, «la finalità senza fine» dello sport legittimerà il monopolio della violenza illegittima di una tirannia.
Mokele
00sabato 11 febbraio 2006 03:06
Re: Re: Re:

Scritto da: belzebu87 11/02/2006 2.56


bravo proprio così. Le ipocrisie devono finire, sei d'accordo? Almeno che finiscano quelle più palesi, e questa mi sembra ciclopia...fatti un giro per i diti che ti ho segnalato e leggerai che il CIO che tu tanto dici di ammirare per le cose che ha fatto ha assunto un gerarca fascista che ha sostenuto una dittatura in Indonesia, ma il fiore all'occhiello è il riconoscimento per Cheucescu...non so se mi spiego a cosa è giunto lo sport SPETTACOLARR che tu osanni...



Io non ho mai detto di ammirare il CIO,non mettermi in bocca parole che non ho assolutamente detto... anzi gli organi amministrativi sportivi sono ormai diventati una barzelletta...a me piace la competizione sportiva in se, la gara sportiva in se stessa...e l'Olimpiade come un mondiale per il calcio ne è il punto massimo...
Che poi tutto il sistema organizzativo sia nel marcio, penso che ormai lo sappiano anche i bambini delle elementari..

Cosa diavolo c'entra tutto ciò che hai scritto tu con l'accostamento Olimpiade-Età Nazista?
not an Elephant man
00sabato 11 febbraio 2006 03:14
Io rinominerei il topic in "Fiera del Consumismo(cit.) Torino 2006"

lo sport non credo che sia fatto solo di due avversari o squadre che si battono o di un atleta che compie una grande impresa..
io penso che lo sport sia anche tutto quello che sta attorno alla competizione in sè.. e se tutto quello che sta attorno è falso e ipocrita lo sport non può e non deve esistere
Mokele
00sabato 11 febbraio 2006 03:19
Re:

Scritto da: not an Elephant man 11/02/2006 3.14
Io rinominerei il topic in "Fiera del Consumismo(cit.) Torino 2006"

lo sport non credo che sia fatto solo di due avversari o squadre che si battono o di un atleta che compie una grande impresa..
io penso che lo sport sia anche tutto quello che sta attorno alla competizione in sè.. e se tutto quello che sta attorno è falso e ipocrita lo sport non può e non deve esistere



Se non dovesse esistere tutto ciò che è falso e ipocrita nel mondo, si conterebbero sulle dite le cose che potrebbero esistere...
not an Elephant man
00sabato 11 febbraio 2006 03:22
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Mokele 11/02/2006 3.06

Cosa diavolo c'entra tutto ciò che hai scritto tu con l'accostamento Olimpiade-Età Nazista?



Come ha detto belzebù, il "rituale della fiaccola" è stato introdotto alle olimpiadi di Berlino del 1936
la Torcia Olimpica è stata inventata dai nazisti ed è ancora adottata, anzi acclamata.

Non capisco allora perchè se un giocatore durante una partita di calcio si richiama a un gesto utilizzato nel periodo fascista debba essere imputato e condannato
not an Elephant man
00sabato 11 febbraio 2006 03:24
Re: Re:

Scritto da: Mokele 11/02/2006 3.19


Se non dovesse esistere tutto ciò che è falso e ipocrita nel mondo, si conterebbero sulle dite le cose che potrebbero esistere...




ok, ogni cosa nel mondo è falsa e ipocrita, quindi sbagliata, allora non facciamo niente per cambiarle, tanto il mondo è tutto così.
Mokele
00sabato 11 febbraio 2006 03:24
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: not an Elephant man 11/02/2006 3.22


Come ha detto belzebù, il "rituale della fiaccola" è stato introdotto alle olimpiadi di Berlino del 1936
la Torcia Olimpica è stata inventata dai nazisti ed è ancora adottata, anzi acclamata.

Non capisco allora perchè se un giocatore durante una partita di calcio si richiama a un gesto utilizzato nel periodo fascista debba essere imputato e condannato




La cosa della fiaccola olimpica non la sapevo... [SM=g27833]
not an Elephant man
00sabato 11 febbraio 2006 03:36
oltre a questo

"Per oltre un ventennio e fino al 2001 il presidente del CIO è stato un personaggio spagnolo fin quasi incredibile, Juan Antonio Samaranch, cresciuto nella gioventù fascista, la Falange, divenuto membro del parlamento (fantoccio) del dittatore filo nazista Franco e sotto di lui governatore dello sport nazionale per un decennio, prima di diventare Presidente della Regione catalana fino al 1975, anno della morte di Franco. Dopodichè una ascesa irresistibile verso il massimo dello sport mondiale: evidentemente un presidente fascista andava benone a tutti. E veniva bene pure che nominasse membri...servitori di altri dittatori (Hasan, uomo di Suharto) o che consegnasse l'"ordine olimpico" a criminali sangunari come Ceausescu, boia della Romania."
not an Elephant man
00sabato 11 febbraio 2006 03:44
ecco lo "sport"
not an Elephant man
00sabato 11 febbraio 2006 03:46
impianto di SALTO CON GLI SCI a Pragelato
ivanspider82
00sabato 11 febbraio 2006 10:31
sono più sulle posizioni di mike.
elphant tu stesso lo hai detto...nel momento in cui parli,criticando il sistema che ti circonda,utilizzi,senza magari rendertene conto,prodotti della "globalizzazione"...
E' giusto che ognuno di noi abbia la coscienza di capire che anche una manifestazione sportiva come le olimpiadi,che dovrebbe essere emblematica di certi valori,è portata avanti non certo con pratiche totalmente rispettose degli stessi valori.Ma oggi nulla lo è...con questo non dico che bisogna stare con le mani in mano...ma allo stesso tempo la "politica del boicottaggio"...non mi trova d'accordo...la società in cui viviamo,sta andando purtroppo al degrado,essendo basata su di una politica del consumo,per combattere la quale non credo la prima cosa da fare sia contrastare una manifestazione sportiva.Dietro ogni cosa fatta oggi,c'è dietro un fine economico...e per quanto sia bello che ci siano ancora "sognatori"(mi spiace ma io sono molto meno utopico),che sperano in un sovvertimento delle basi sulle quali si poggia il nostro sistema,dall'altro avverto spesso nei vostri discorsi una "forzosa"ricerca dell'andare contro.volete davvero farlo?(e sappiate che questo comunque non risolverà nulla se non forse la realizzazione di una vostra maggiore personale soddisfazione)...allora spegnete questo pc...buttatelo nel cesso...ma attenti a tirare l'acqua..perchè non sapete quanta se ne spreca ad ogni tiro di sciacquone...al tal proposito non fatevi mai la doccia!...quell'acqua disseterebbe l'aquivalente di 100 bambini al giorno!fate poi attenzione a non prendere l'auto per uscire(la benzina di cui si nutre e la materia da cui essa deriva oltra ad inquinare...lo sapete meglio di me è la causa da decenni...di guerre in tutto il mondo vero?)....dunque uscite a piedi,ma badate bene a quali scarpe indossate,potrebbero essere state realizzate da un lavoratore sottopagato!!!allora fate subito lo stesso ragionameto con la maglietta..i pantaloni..le mutande!quando vi mettete il gel sui capelli...forse sarà prodotto da un'azienda che non rispetta certe norme,di salvaguardia e tutela dell'ambiente...come quella delle brioscine che mangiate la mattina,dei succhi di frutta che bevete al pomeriggio!per non parlare poi della pasta...andate ad informarvi del percorso di ogni singolo prodotto che finisce sulla vostra tavola!!!mi raccomando non tralasciatene neanche uno!!!!!io avrei il sospetto che non sia un percorso pulitissimo e rispettoso di certi parametri(ambientali e non)che ormai da anni la comunità europea ha fissato.quando andate a giocare a calcio...se un vostro amico porta un pallone con scritto su "nike" rifiutatevi di giocare...prendetevi il vostro zaino(che sicuramnte sarà quello in pelle di palle di vitello amorevolmente cucito da vostra nonna)e tornatevene a casina.il cellulare?usatelo per una nuova disciplina olimpica:il lancio del telefonino dalla finestra!(giusto per far rivivere in voi il vero spirito olimpico!)...per comunicare coi vostri cari vi consiglio na dieta biologica a base di verdura e legumi...gli scorreggi che ne deriveranno potranno essere benissimo utilizzati come segnali sonori...niente di più facile e comodo credo!non vi azzardate di accendere la televisione nemmeno una volta!la dentro c'è il diavolo in persona,per non parlare di sky,mediaset,diritti tv...se volete vedere una partita allora andate direttamente allo stadio..e se esso è lontano 1000 km..astenetevi dall'usare i servizi di Trenitalia!!!non sapete quanti soprusi ha fatto in questi anni!!!!se per caso vi prende un semplice raffreddore,vi consiglio una particolare selezione dei farmaci...quelli di marca costano ingiustificatamente molto di più...e se vi dovessero ricoverare per qualcosa di più grave...fatevi assicurare che il medico vi curi solo con le cremine supernaturali a base di urina di struzzo e che i popoli maya usavano nelle loro altissime tecniche curative!!!non vorrete essere curati con medicinali prodotti da industrie farmaceutiche che sono vere e proprie associazioni a delinquere?...tralasciando altri miliardi di cose che fate nella vostra bella giornata...sono sicuro che solo così la sera,quando vi infilerete nel vostro caldo letto di pagliuzze(si badi con direttamente la pecora per riscaldarvi...perchè avete scoperto che il suo tosatore era un mafioso dell'anonima sequestri sarda)...vi addorementerete sereni col sorriso sulle labbra...felici di aver salvato il mondo.




tra quelli che la pensano non come me,a parte davide che capirà il tono polemico...vediamo un pò quello che dicono gli altri...







sapete che vi dico?vado un attimo a vedere se c'è in gara qualche italiano alle olimpidi di Torino 2006.ciao

[Modificato da ivanspider82 11/02/2006 10.41]

El Gab
00sabato 11 febbraio 2006 12:35
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: not an Elephant man 11/02/2006 3.22


Come ha detto belzebù, il "rituale della fiaccola" è stato introdotto alle olimpiadi di Berlino del 1936
la Torcia Olimpica è stata inventata dai nazisti ed è ancora adottata, anzi acclamata.

Non capisco allora perchè se un giocatore durante una partita di calcio si richiama a un gesto utilizzato nel periodo fascista debba essere imputato e condannato


Attenzione all'uso delle parole! La fiaccola è stata REINTRODOTTA dal regime nazista!
Tra l'altro già De Cubertein aveva proposto per la riapertura delle Olimpiadi nel 1896 la reintroduzione della fiaccola e di un percorso per i Tedofori..
El Gab
00sabato 11 febbraio 2006 13:26
Re:

Scritto da: ivanspider82 11/02/2006 10.31
sono più sulle posizioni di mike.
elphant tu stesso lo hai detto...nel momento in cui parli,criticando il sistema che ti circonda,utilizzi,senza magari rendertene conto,prodotti della "globalizzazione"...
E' giusto che ognuno di noi abbia la coscienza di capire che anche una manifestazione sportiva come le olimpiadi,che dovrebbe essere emblematica di certi valori,è portata avanti non certo con pratiche totalmente rispettose degli stessi valori.Ma oggi nulla lo è...con questo non dico che bisogna stare con le mani in mano...ma allo stesso tempo la "politica del boicottaggio"...non mi trova d'accordo...la società in cui viviamo,sta andando purtroppo al degrado,essendo basata su di una politica del consumo,per combattere la quale non credo la prima cosa da fare sia contrastare una manifestazione sportiva.Dietro ogni cosa fatta oggi,c'è dietro un fine economico...e per quanto sia bello che ci siano ancora "sognatori"(mi spiace ma io sono molto meno utopico),che sperano in un sovvertimento delle basi sulle quali si poggia il nostro sistema,dall'altro avverto spesso nei vostri discorsi una "forzosa"ricerca dell'andare contro.volete davvero farlo?(e sappiate che questo comunque non risolverà nulla se non forse la realizzazione di una vostra maggiore personale soddisfazione)...allora spegnete questo pc...buttatelo nel cesso...ma attenti a tirare l'acqua..perchè non sapete quanta se ne spreca ad ogni tiro di sciacquone...al tal proposito non fatevi mai la doccia!...quell'acqua disseterebbe l'aquivalente di 100 bambini al giorno!fate poi attenzione a non prendere l'auto per uscire(la benzina di cui si nutre e la materia da cui essa deriva oltra ad inquinare...lo sapete meglio di me è la causa da decenni...di guerre in tutto il mondo vero?)....dunque uscite a piedi,ma badate bene a quali scarpe indossate,potrebbero essere state realizzate da un lavoratore sottopagato!!!allora fate subito lo stesso ragionameto con la maglietta..i pantaloni..le mutande!quando vi mettete il gel sui capelli...forse sarà prodotto da un'azienda che non rispetta certe norme,di salvaguardia e tutela dell'ambiente...come quella delle brioscine che mangiate la mattina,dei succhi di frutta che bevete al pomeriggio!per non parlare poi della pasta...andate ad informarvi del percorso di ogni singolo prodotto che finisce sulla vostra tavola!!!mi raccomando non tralasciatene neanche uno!!!!!io avrei il sospetto che non sia un percorso pulitissimo e rispettoso di certi parametri(ambientali e non)che ormai da anni la comunità europea ha fissato.quando andate a giocare a calcio...se un vostro amico porta un pallone con scritto su "nike" rifiutatevi di giocare...prendetevi il vostro zaino(che sicuramnte sarà quello in pelle di palle di vitello amorevolmente cucito da vostra nonna)e tornatevene a casina.il cellulare?usatelo per una nuova disciplina olimpica:il lancio del telefonino dalla finestra!(giusto per far rivivere in voi il vero spirito olimpico!)...per comunicare coi vostri cari vi consiglio na dieta biologica a base di verdura e legumi...gli scorreggi che ne deriveranno potranno essere benissimo utilizzati come segnali sonori...niente di più facile e comodo credo!non vi azzardate di accendere la televisione nemmeno una volta!la dentro c'è il diavolo in persona,per non parlare di sky,mediaset,diritti tv...se volete vedere una partita allora andate direttamente allo stadio..e se esso è lontano 1000 km..astenetevi dall'usare i servizi di Trenitalia!!!non sapete quanti soprusi ha fatto in questi anni!!!!se per caso vi prende un semplice raffreddore,vi consiglio una particolare selezione dei farmaci...quelli di marca costano ingiustificatamente molto di più...e se vi dovessero ricoverare per qualcosa di più grave...fatevi assicurare che il medico vi curi solo con le cremine supernaturali a base di urina di struzzo e che i popoli maya usavano nelle loro altissime tecniche curative!!!non vorrete essere curati con medicinali prodotti da industrie farmaceutiche che sono vere e proprie associazioni a delinquere?...tralasciando altri miliardi di cose che fate nella vostra bella giornata...sono sicuro che solo così la sera,quando vi infilerete nel vostro caldo letto di pagliuzze(si badi con direttamente la pecora per riscaldarvi...perchè avete scoperto che il suo tosatore era un mafioso dell'anonima sequestri sarda)...vi addorementerete sereni col sorriso sulle labbra...felici di aver salvato il mondo.




tra quelli che la pensano non come me,a parte davide che capirà il tono polemico...vediamo un pò quello che dicono gli altri...







sapete che vi dico?vado un attimo a vedere se c'è in gara qualche italiano alle olimpidi di Torino 2006.ciao

[Modificato da ivanspider82 11/02/2006 10.41]



Quoto Ivan e anche io mi pongo vicino a Mok come opinione, senza comunque pormi in contrapposizione con le posizioni di Davide e Elephant.
Vi porto un'esperienza personale che mi ha fatto riflettere a suo tempo.
Nell'anno scolastico 2003-'04 la nostra prof di Italiano ci propose di partecipare ad un progetto di classe che la 5a aveva deciso di cambiare in un'aiuto umanitario. Progettammo un gran bel forum sull'acqua (utilizzi e sprechi) con circa 35 invitati per parlare del problema, concerto, vendita di gadget, ecc.. per finanziare un progetto sostenuto anche da alcune aziende di depurazione dell'acqua corrente, Provincia di Lucca, Regione Toscana e Coop, di costruzione di un pozzo in _Burkina Faso. La giornata (durò un giorno il forum con il coinvolgimento di tutta la scuola) riuscì alla grande e riuscimmo a raccogliere la cifra finale di 4000 euro per la costruzione del pozzo, oggi costruito.
L'hanno dopo all'inizio della mia 5a decidemmo nche noi di commutare il nostro pizzoso progetto di classe di costruzione di un laboratorio alchemico, in qualcosa di più utile e interessante quale un progetto umanitario. Con diverse assemblee di classe questo piccolo gruppo (tra cui me e Dimi) riuscì a far passare l'idea a un po' tutta la classe e dopo diverse ricerche in organizzazioni quali Unicef, Mani Tese, Amref, Organizzazioni missionarie, ecc... decidemmo per un progetto da me trovato di aiuto per il reinserimento di ragazzi vittime di droga e criminalità delle favelas brasiliane. Il progetto consisteva nell'acquisto di terra da affidare a 5 famiglie brasiliane che avrebbero insegnato ai ragazzi a coltivarle. Il progetto ci piacque molto perchè permetteva uno sviluppo autonomo (a mio parere il miglior modo di aiutare paesi bisognosi di aiuti, invece che la solita carità..) e decidemmo di ricreare anche per quell'anno una giornata-raccolta fondi con Forum di discussione con missionari brasiliani, altri missionari, associazioni umanitarie, ecc.., concerto, vendita di gadget, tornei sportivi, ecc..
La giornata a mio parere riuscì anche meglio dell'anno prima (soprattutto perchè ero veramente distrutto, come tutti, da mesi di lavoro, organizzativo e pratico) e riusimmo a raccogliere una cifra utile per acquistare circa 10 ettari di terreno coltivabile.

La cosa che mi fece storcere a suo tempo un po' il naso fu il fatto che anche noi, piccola classe, avevamo svuto bisogno di sponsorizzazioni per la riuscita del progetto. Mi spiego: le sponsorizzazioni erano richieste dai negozi che ci avevano dato o un'aiuto economico o strumentazioni (ad esempio il negozio che ci noleggiò a gratis batteria e impianto per il concerto, oppure il negozio dove stampammo le magliette vendute).
Ciò mi fece storcere il naso, ma senza di queste non saremmo riusciti nel nostro intento e la cosa sarebbe stata se non un fallimento, probabilmente qualcosa di abbozzato e po' sciatto.
Non voglio dire che siano necessarie, ma se anche 22 ragazzi per un progetto umanitario sono costretti a ricorrere a delle sponsorizzazioni..
Il fatto è che oramai il marcio è in ogni cosa, con questo non voglio dire che bisogna arrendersi, chi mi conosce sa che non appoggio l'arresa e lo spegnersi lentamente e che sono il primo se c'è da rivoltare il tavolo, ma anzi bisogna continuare a lottare, ma inevitabilmente si cade sempre in qualcosa di marcio e l'avversione a tutto corrisponde ad un'isolamento totale con il quale non si cambia nulla. Capisco benissimo il marcio nelle Olimpiadi (solo per tenere acceso il braciere per tutta la durata delle Olimpiadi, si brucia un quantitativo di gas pari a quello consumato da 1000 appartamenti in un anno [SM=x282957] ), ma non posso andare da Rocca e dirgli di non gareggiare perchè probabilmente la sua tuta è stata cucita da un bambino cinese e che dunque deve gareggiare in camicia, calzettoni e pantaloni alla zuava, o che i suoi sci contengono schiume altamente inquinanti e che dunque deve sciare con gli sci completamente in legno di mio nonno.
Il problema va risolto alla radice, non solo nelle sue rappresentazioni più evidenti e in vista; Anche perchè un'atleta a mio avviso non è responsabile.
Ok boicottare la Coca Cola, ma non credo che boicottando le Olimpiadi la Coca Cola subirà danni. (esempio)

2 appunti Ivan

Il lancio del telefonino è realmente già uno sport

In merito alle medicine, tutte le volte che devo prendere qualcosa prodotto dalla Bayern mi tocco le palle essendo la Bayern quella che produceva lo ZyclonB utilizzato nei campi di sterminio nazisti...



(Ma a nessuno è piaciuta la cerimonia di apertura? a me molto)

[Modificato da El Gab 11/02/2006 13.28]

Benny404
00sabato 11 febbraio 2006 13:27
Re:

Scritto da: not an Elephant man 11/02/2006 1.52

[/IMG]
Spero che in quest'ennesima edizione delle Olimpiadi ci sia qualche bel gesto sportivo da commentare, almeno quello..

Perchè altrimenti l'unica cosa che l'evento mi riesce a trasmettere rimane il disgusto per tutti i miliardi di euro sprecati, che quel pagliaccio col nome Azeglio non sa nemmeno quante vite umane potevano sfamare, curare, istruire e salvare...

ho visto due mummie fuori dal museo Egizio...ah erano i signori Ciampi, vabbè...andavano a trovare i parenti...
scherzi a parte è veramente una situazione vergognosa : queste olimpiadi invernali cadono in un momento bruttissimo (tav, vignette, terrorismo vario ecc...) e potrebbero anche servire come simbolo di pace, fraternità ecc...Puntualmente hanno già dimostrato di essere SOLAMENTE uno spettacolo commerciale con il quale multinazionali e governo e regione Piemonte vogliono farsi pubblicità : non si parla d'altro di Torino che torna "capitale d'Italia", di Ciampi che loda l'Italia ecc...ecc...e tutti coloro che "sfruttano" la portata dell'evento per sottolineare i VERI PROBLEMI (i cosiddetti ANTAGONISTI) sono messi da parte : ora improvvisamente va tutto bene, tutto risolto, ai telegiornali non esiste nient'altro che la magnifica presentazione delle olimpiadi, lustro per il nostro paese...PER ME LA SITUAZIONE IN ITALIA COME NEL MONDO NON è MAI STATA TANTO GRAVE...però vabbè, si vede che la gente preferisce goersi la pubblicità della Coca Cola ogni 20 minuti...ho sentito di Torinesi che di fronte alle manifestazioni dei no-Tav hanno fischiato e minacciato di pestarli e le tv tutte a sottolineare la cosa, come un evento di cui vantarsi...bene, veramente bene, ho la nausea di questo paese...
Mokele
00sabato 11 febbraio 2006 14:00
Re:

Scritto da: ivanspider82 11/02/2006 10.31
sono più sulle posizioni di mike.
elphant tu stesso lo hai detto...nel momento in cui parli,criticando il sistema che ti circonda,utilizzi,senza magari rendertene conto,prodotti della "globalizzazione"...
E' giusto che ognuno di noi abbia la coscienza di capire che anche una manifestazione sportiva come le olimpiadi,che dovrebbe essere emblematica di certi valori,è portata avanti non certo con pratiche totalmente rispettose degli stessi valori.Ma oggi nulla lo è...con questo non dico che bisogna stare con le mani in mano...ma allo stesso tempo la "politica del boicottaggio"...non mi trova d'accordo...la società in cui viviamo,sta andando purtroppo al degrado,essendo basata su di una politica del consumo,per combattere la quale non credo la prima cosa da fare sia contrastare una manifestazione sportiva.Dietro ogni cosa fatta oggi,c'è dietro un fine economico...e per quanto sia bello che ci siano ancora "sognatori"(mi spiace ma io sono molto meno utopico),che sperano in un sovvertimento delle basi sulle quali si poggia il nostro sistema,dall'altro avverto spesso nei vostri discorsi una "forzosa"ricerca dell'andare contro.volete davvero farlo?(e sappiate che questo comunque non risolverà nulla se non forse la realizzazione di una vostra maggiore personale soddisfazione)...allora spegnete questo pc...buttatelo nel cesso...ma attenti a tirare l'acqua..perchè non sapete quanta se ne spreca ad ogni tiro di sciacquone...al tal proposito non fatevi mai la doccia!...quell'acqua disseterebbe l'aquivalente di 100 bambini al giorno!fate poi attenzione a non prendere l'auto per uscire(la benzina di cui si nutre e la materia da cui essa deriva oltra ad inquinare...lo sapete meglio di me è la causa da decenni...di guerre in tutto il mondo vero?)....dunque uscite a piedi,ma badate bene a quali scarpe indossate,potrebbero essere state realizzate da un lavoratore sottopagato!!!allora fate subito lo stesso ragionameto con la maglietta..i pantaloni..le mutande!quando vi mettete il gel sui capelli...forse sarà prodotto da un'azienda che non rispetta certe norme,di salvaguardia e tutela dell'ambiente...come quella delle brioscine che mangiate la mattina,dei succhi di frutta che bevete al pomeriggio!per non parlare poi della pasta...andate ad informarvi del percorso di ogni singolo prodotto che finisce sulla vostra tavola!!!mi raccomando non tralasciatene neanche uno!!!!!io avrei il sospetto che non sia un percorso pulitissimo e rispettoso di certi parametri(ambientali e non)che ormai da anni la comunità europea ha fissato.quando andate a giocare a calcio...se un vostro amico porta un pallone con scritto su "nike" rifiutatevi di giocare...prendetevi il vostro zaino(che sicuramnte sarà quello in pelle di palle di vitello amorevolmente cucito da vostra nonna)e tornatevene a casina.il cellulare?usatelo per una nuova disciplina olimpica:il lancio del telefonino dalla finestra!(giusto per far rivivere in voi il vero spirito olimpico!)...per comunicare coi vostri cari vi consiglio na dieta biologica a base di verdura e legumi...gli scorreggi che ne deriveranno potranno essere benissimo utilizzati come segnali sonori...niente di più facile e comodo credo!non vi azzardate di accendere la televisione nemmeno una volta!la dentro c'è il diavolo in persona,per non parlare di sky,mediaset,diritti tv...se volete vedere una partita allora andate direttamente allo stadio..e se esso è lontano 1000 km..astenetevi dall'usare i servizi di Trenitalia!!!non sapete quanti soprusi ha fatto in questi anni!!!!se per caso vi prende un semplice raffreddore,vi consiglio una particolare selezione dei farmaci...quelli di marca costano ingiustificatamente molto di più...e se vi dovessero ricoverare per qualcosa di più grave...fatevi assicurare che il medico vi curi solo con le cremine supernaturali a base di urina di struzzo e che i popoli maya usavano nelle loro altissime tecniche curative!!!non vorrete essere curati con medicinali prodotti da industrie farmaceutiche che sono vere e proprie associazioni a delinquere?...tralasciando altri miliardi di cose che fate nella vostra bella giornata...sono sicuro che solo così la sera,quando vi infilerete nel vostro caldo letto di pagliuzze(si badi con direttamente la pecora per riscaldarvi...perchè avete scoperto che il suo tosatore era un mafioso dell'anonima sequestri sarda)...vi addorementerete sereni col sorriso sulle labbra...felici di aver salvato il mondo.




tra quelli che la pensano non come me,a parte davide che capirà il tono polemico...vediamo un pò quello che dicono gli altri...







sapete che vi dico?vado un attimo a vedere se c'è in gara qualche italiano alle olimpidi di Torino 2006.ciao

[Modificato da ivanspider82 11/02/2006 10.41]





SEI UN GRANDE

Sei riuscito a mettere per iscritto tutto quello che penso e che non riesco a metter giù per iscritto
ivanspider82
00sabato 11 febbraio 2006 14:08
Re: Re:

Scritto da: Mokele 11/02/2006 14.00



SEI UN GRANDE

Sei riuscito a mettere per iscritto tutto quello che penso e che non riesco a metter giù per iscritto

ma sei l'unico ancora restio ad avere rapporti sessuali con me!!!!perchèèèèèèè [SM=x282974] [SM=x282974] [SM=x282974] [SM=x282974] [SM=x282974] [SM=x282974] [SM=x282974]
not an Elephant man
00sabato 11 febbraio 2006 15:12
vi rendete conto cosa state dicendo?
riconscete che questo mondo è uno schifo, ma non vi impegnate per fare qualcosa per cambiarlo? Che tanto è una merda lo stesso?

Io mi sono rotto le palle di essere SCHIAVO di questo sistema schifoso, lo sono stato per 20 ANNI ma ora non lo volgio più essere.
Se ho deciso di non comprare più scarpe e indumenti realizzate con il sangue di altri esseri umani, se ho deciso di non andare più al Mc Donald's e bere Coca Cola, oltre ad essere diventato vegetariano piuttosto che la tortura e l'assassinio di altri animali... se ho deciso di fare tutto questo E' PERCHE' VOGLIO TENTARE DI CAMBIARE LE COSE, anche se in realtà non cambia un cazzo se mangio o no il loro panino di merda, se accendo la televisione per guardare le loro belle facce sorridenti alle Olimpiadi o se indosso un paio di Nike mentre chi le ha prodotte per me è costretto nella miseria.
Ivan quello cose che hai elencato te arriverò a farle, TE LO POSSO GIURARE, io NON CI SCHERZEREI su, perche' pensa se tutte le persone a questo mondo mettessero in pratica queste cose.. la realtà sarebbe totalmente diversa.
NON MI INTERESSA SE SONO IL SOLO SULLA FACCIA DELLA TERRA A VOLER CAMBIARE, ma l'unica certezza che ho è che MI OPPORRO' ORA E SEMPRE A QUESTO SISTEMA, fino all'ultimo istante dell'ultimo dei miei giorni.
Mokele
00sabato 11 febbraio 2006 15:53
Re:

Scritto da: not an Elephant man 11/02/2006 15.12
vi rendete conto cosa state dicendo?
riconscete che questo mondo è uno schifo, ma non vi impegnate per fare qualcosa per cambiarlo? Che tanto è una merda lo stesso?

Io mi sono rotto le palle di essere SCHIAVO di questo sistema schifoso, lo sono stato per 20 ANNI ma ora non lo volgio più essere.
Se ho deciso di non comprare più scarpe e indumenti realizzate con il sangue di altri esseri umani, se ho deciso di non andare più al Mc Donald's e bere Coca Cola, oltre ad essere diventato vegetariano piuttosto che la tortura e l'assassinio di altri animali... se ho deciso di fare tutto questo E' PERCHE' VOGLIO TENTARE DI CAMBIARE LE COSE, anche se in realtà non cambia un cazzo se mangio o no il loro panino di merda, se accendo la televisione per guardare le loro belle facce sorridenti alle Olimpiadi o se indosso un paio di Nike mentre chi le ha prodotte per me è costretto nella miseria.
Ivan quello cose che hai elencato te arriverò a farle, TE LO POSSO GIURARE, io NON CI SCHERZEREI su, perche' pensa se tutte le persone a questo mondo mettessero in pratica queste cose.. la realtà sarebbe totalmente diversa.
NON MI INTERESSA SE SONO IL SOLO SULLA FACCIA DELLA TERRA A VOLER CAMBIARE, ma l'unica certezza che ho è che MI OPPORRO' ORA E SEMPRE A QUESTO SISTEMA, fino all'ultimo istante dell'ultimo dei miei giorni.


Per favore mi puoi fare un esempio della tua giornata "boicottata"?un esempio di tutto quello che fai per boicottare tutto questo sitema..

Già lo scrivere al Pc va in contro-tendenza con quello che scrivi...perchè il Pc è l'oggetto per eccellenza simbolo della globalizzazione...

Per favore, portami gli esempi...
Benny404
00sabato 11 febbraio 2006 16:02
Re:

Scritto da: not an Elephant man 11/02/2006 15.12
vi rendete conto cosa state dicendo?
riconscete che questo mondo è uno schifo, ma non vi impegnate per fare qualcosa per cambiarlo? Che tanto è una merda lo stesso?

Io mi sono rotto le palle di essere SCHIAVO di questo sistema schifoso, lo sono stato per 20 ANNI ma ora non lo volgio più essere.
Se ho deciso di non comprare più scarpe e indumenti realizzate con il sangue di altri esseri umani, se ho deciso di non andare più al Mc Donald's e bere Coca Cola, oltre ad essere diventato vegetariano piuttosto che la tortura e l'assassinio di altri animali... se ho deciso di fare tutto questo E' PERCHE' VOGLIO TENTARE DI CAMBIARE LE COSE,
Ivan quello cose che hai elencato te arriverò a farle, TE LO POSSO GIURARE, io NON CI SCHERZEREI su, perche' pensa se tutte le persone a questo mondo mettessero in pratica queste cose.. la realtà sarebbe totalmente diversa.
NON MI INTERESSA SE SONO IL SOLO SULLA FACCIA DELLA TERRA A VOLER CAMBIARE, ma l'unica certezza che ho è che MI OPPORRO' ORA E SEMPRE A QUESTO SISTEMA, fino all'ultimo istante dell'ultimo dei miei giorni.

allora, prima di tutto per quanto mi riguarda io al mcdonald non ci ho mai messo piede per principio. poi,il fatto di non comprere più indumenti fatti dalle multinazionali che schiavizzano i bambini ti fa onore, come non bere più la coca cola, certo, bisognerebbe che TUTTI facessero così, non solo i 15 che stanno postando qui...sul fatto di essere vegetariano ti rispetto, ognuno è giusto che abbia le sue idee, ma non condivido, perchè comunque l'uomo cacca e mangia carne dalla notte dei tempi, certo, oggi c'è un massacro indiscriminato, e a questo sono contrario, ma per me la carne è un nutrimento essenziale...
per il resto, mi colpisce molto la tua determinazione, veramente, ma penso sia impossibile che tutto il mondo, zac, cambi abitudini al momento : certo è importante però che qualcuno come te dia l'esempio e continui a insistere su questi punti...
not an Elephant man
00sabato 11 febbraio 2006 16:32
Re: Re:

Scritto da: Mokele 11/02/2006 15.53

Già lo scrivere al Pc va in contro-tendenza con quello che scrivi...perchè il Pc è l'oggetto per eccellenza simbolo della globalizzazione...




Anche la scarpa da ginnastica è simbolo della globalizzazione (anzi molto più del computer), ma c'è la scarpa che viene dal lavoro minorile sfruttato e sottopagato, e c'è quella che viene dal rispetto dei diritti di chi ci ha lavorato..

Le scelte ci sono..sta a noi decidere se voltare le spalle, facendo la cosa più facile, oppure cercare di capire quello che è sbagliato e tentare di cambiarlo, anche se è la scelta più difficile.
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