Molto interessanti
benchè lo stile si voglia chiamare neo-calssico, ricorda molto gli arpeggi di Bach. Certo non al suo livello, hanno tutta un'altra musicalità, ma li richiamano per il fatto di essere nel loro piccolo in qualche modo polifonici.
Ovvero, non intendo che ci siano più voci assieme, ma che se ne possano distinguere sempre almeno due che si alternano.
La prima, più evidente, è quella che risulta dall'esecuzione delle note più alte di ogni arpeggio, adesso non so la tonalità del brano, ma mettiamo che la prima nota sia un fa, potrebbe essere fa, mi fa sol fa mi fa, mi fa sol fa mi sol, fa sol la sol fa la, et ceteram, passando da un accordo minore (in questo caso, potrebbe re-) a uno maggiore (sib?) e ancora maggiore (do?), poi minore (la?) prima di quei cosi strani (gneowowowow).
Si distinguono così all'interno degli stessi arpeggi a una sola voce, una melodia e un accompagnamento.
Non è poi quella gran novità, ma apprezzabile.
[Modificato da Lorentzgang 07/03/2004 14.35]