vanni-merlin
00mercoledì 23 novembre 2016 00:41
la sua felicità era
guardare le locomotive
si fermava ore intere
erano mattinate meravigliose
poi passava la notte a bere
e immaginare mostri neri sbuffanti
lungo i binari dei sogni
non vedeva niente altro
ma un giorno il treno non passò
non c'era neppure lo sbuffo
del fumo all'orizzonte
trascorse il tempo
troppe ore
era l'ultimo passaggio
ma non ci fu
aveva l'orologio a cipolla
quello per i treni veri
con la locomotiva nera
che faceva fumo bianco
e fischiava prima di apparire
si accostò al binario da solo
voleva andare vicino
al suo mostro di ferro
ma non sapeva dove andare
verso il mare o verso la città
rimase seduto ad aspettare
lo prese la paura di restare lì
senza parole
passò di lì un corteo
con un'auto nera e lenta
dietro un prete con paramenti
e gente vestita di nero
si accodò a loro
piangendo per il suo dolore
passarono l'orizzonte
dove era scomparsa la sua locomotiva
tristi e lenti
triste e lento
vanni 2016 novembre