E per le specie che non vivono in torba?
Per una nepente devo usare torba,perlite e corteccia;perchè usare quest'ultimo componente? Lo devo far bollire per "deresinarlo"?
E perchè una pianta carnivora appena importata dall'Olanda ha come unico componente nel substrato solo la torba? Eppure è cosi bella e sana,per non parlare delle trappole dove non c'è traccia di insetti,che cosa mangierà?
Ma se uso la fibra di cocco come substrato,che è molto salata,la pianta ne soffrirà? Ma perchè nelle foto delle serre di BE vedo la totalità dei vasi riempiti come questo materiale? Forse perchè l'unico disponibile?
Sono tutte domande che negli anni mi sono fatto,senza trovare risposte soddisfacenti e allora ho provato a ragionare.
-Molte orchidee sono coltivate in corteccia,ed essendo colture sensibili,di sicuro una nepente ci crescerà bene,dopo un'opportuna sminuzzatura del materiale per garantire una giusta ritenzione idrica.La resina non l'ho mai trovata nei sacchi,probabilmente è una casualità trovarla.
-Se in Carniflora viene usata solo torba e la mancanza di nutrimento vivo implica l'uso di concimi,perchè non copiarne la tecnica di coltivazione!
-Dopo numerose(e forse troppe)opinioni sul cocco,l'anno scorso chiesi ad un agronomo se effettivamente questo materiale fosse utilizzabile per colture particolarmente delicate;prima mi guardò male,poi mi rise in faccia dicendomi alla fine che la fibra di cocco oggi è lavata,l'unica accortezza è l'elevato valore di CSC(la capacità di tratterere i sali disciolti)e di non esagerare nella quantità di nutrienti quindi.
Mie conclusioni:sono undici anni che coltivo in bark e mai riscontrato problemi a differenza di torba e sfagno,le poche piante in cocco(le chips per rettili)crescono più che bene e concimare una nepente(con criterio!)da ottimi risultati,visibili e tangibili senza incorrere in particolari problemi come....la morte!