test della riserva ovarica

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vanni-merlin
00sabato 28 gennaio 2006 13:17
Nasce oggi in Gran Bretagna il test che permetterà alle donne di procrastinare la maternità calcolando la fertilità residua.


da: www.clicmedicina.it/pagine%20n%2021/test_ovulazione.htm



Da gennaio 2006 sarà in commercio nelle farmacie britanniche, al prezzo di 179 sterline (260 Euro circa), il “test della riserva ovarica” che fornisce alla donna informazioni sulla fertilità residua calcolando approssimativamente il numero di ovuli che rimangono all’interno delle ovaie. Secondo le teorie più accreditate, la donna ha un numero fisso di ovuli che regrediscono o si consumano ciclicamente dalla nascita alla menopausa.
Il test, ideato dal Professor Bill Ledger, dell’Università di Sheffield in Gran Bretagna, nasce con l’intento di fornire alle donne uno strumento per poter decidere se procrastinare la gravidanza o affrettare i tempi per la futura maternità.
Secondo il Professor Bill Ledger, nel 2015 una coppia su tre potrebbe essere sterile. La previsione di aumento così esponenziale del problema nei prossimi dieci anni si basa sul calcolo dei fattori di rischio proiettati sulle generazioni che nel 2015 saranno in età per avere figli. Tra le cause responsabili della crescente sterilità emerge l'età sempre più alta delle donne che cercano la prima gravidanza. Sempre più spesso infatti, nei paesi industrializzati, la donna aspetta troppo tempo prima di concepire il primo figlio, preferendo sfruttare gli anni “fertili” per mettere le basi di una carriera professionale e per crearsi un proprio futuro.
Il “test della riserva ovarica” misura il livello di tre ormoni presenti nel sangue: due di questi ormoni sono prodotti dalle ovaie e il terzo dall’ipofisi (ghiandola situata nel sistema nervoso centrale). Gli ormoni prodotti dalle ovaie (inibina B e AMH) all’avvicinarsi della menopausa si riducono mentre quello prodotto dall’ipofisi (FSH) aumenta. Il dosaggio di tali ormoni, innovativo per l’introduzione dell’AMH, consente di valutare il livello di fertilità di una donna in termini di numero di ovuli ancora a disposizione ma è doveroso ricordare che la riserva ovarica non è l'unico aspetto che interviene sulla fertilità e che, all’aumentare dell’età, non solo si riducono le possibilità di gravidanza ma aumentano anche proporzionalmente i rischi di malformazioni fetali, di basso peso alla nascita (<2.500 g), di natimortalità e di aborto spontaneo.
In questa ottica, il test del Professor Bill Ledger potrà fornire utili informazioni sullo stato di fertilità nel momento in cui viene effettuato ma difficilmente potrà essere utilizzato come orologio biologico per il calcolo della “data di scadenza” di una donna.
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