Non lo saremo più

Non lo saremo più

Ho messo la lingua sotto le nuvole
le parole si muoveranno lievi
e qualche vento estivo se le porterà

e non saremo noi, non lo saremo più
le metterà su carta un altro poeta
non le troveremo in libreria
e per fortuna nessuno le leggerà .

CARO GIANNI


proprio tu che scrivi racconti bellissimi... sei contro le parole . Cmq sai bene che qualcuno le metterà su carta e forse andranno a finire anke in libreria... io ci spero proprio SCUSA ma il mio pensiero è questo... le parole mi occorrono ... se non le trovassi una mattina... mi sentirei persa.

mag

ah ah...io non sono contro le parole, come potrei? La poesia è una dichiarazione al contrario....ma di uno che le ama..sentiamo cosa dicono gli altri...poi magari la spiego bene


gianni

GIANNI

felice di aver interpretato male... mi stavo preoccupando! Tutti, o quasi, in crisi ultimamente, ... ma la primavera dovrebbe fare l'effetto contrario !!!!


mag un ed un

Gianni, facciamo che prima tu la spieghi bene, e poi noi ti diciamo cosa ne pensiamo?

Mi pare che tu ti sia birbonescamente ispirato a questa di Alda Merini, sì?



Diario, io ti lancio nel vuoto

Diario, io ti lancio nel vuoto
come una colpa.
Nessuno saprà mai l'immane fatica
di scrivere nel vento.
Oh, il vento
che ha asciugato le mie lacrime,
basterebbe essere la mia sola scrittura.
Ma il vento non sa leggere
e io non so più parlare.

Alda Merini


Magda era una poesia ispirata a questa, ecco svelato l'arcano!!

Poi ne posto anche un paio delle mie, perché Merini piace anche a me .......

Ros
<p><font class='xsmall'>[<i>Modificato da VERSOLIBERO 12/05/2006&nbsp;19.41</i>]</font></p>

Ero sicura che c'era sotto un mistero.... specialmente xchè non è nello stile di Gianni!!! ad entrambi.


mag

Tra lingua, nuvole, Ada Merini e quant'altro io leggo una bella poesìa; le poesìe sono un po' come le canzoni:a volte si assomigliano...

Giorgio

ave

Le parole sono le nostre azioni, i segni che lasciamo al nostro passaggio. Ognuno di noi lascia un'impronta, un ricordo, i più fortunati un insegnamento; tutti, però, ci prendiamo troppo sul serio...il senso degli ultimi versi va letto in quella direzione. Noi facciamo un pezzetto ma la macchina la costruirà un altro e un altro ancora la guiderà....è bello essere ricordati ma se si è fatto qualcosa di buono va bene anche il contrario....insomma non sono bravo a spiegare, in sintesi è una poesia che viaggia sul filo del paradosso che ho scirtto un giorno in cui volevo stare in disparte.



un abbraccio sentito, gianni