POESIAXCASO:CENACOLO DI POESIA E DI LIBERO PENSIERO..... POESIA E NON SOLO POESIE, POESIE A PIU' MANI,EMOZIONI DEL CUORE E DELL'ANIMA,VERSI FAMOSI,VERNACOLO IN RIMA,OLIMPO DEL VERSO,HAYKU, AFORISMI, RACCONTI,ANGELI,LETTERE D'AMORE,LE PAROLE CHE FANNO EMOZIONE,FAVOLE, GIROTONDO DI POESIE.IL NOSTRO CONCORSO,MUSICA

Chocolat.....

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    Staf
    Utente Gold
    00 05/04/2007 19:26


    Chocolat.....

    Dal Libro "Piccolo consiglio x San Valentino", un libro molto bello....

    Prima di leggere queste frasi tratte dall'ononimo libro, vi consiglio di chiudere gli occhi e di provare a sentire con la vostra fantasia il profumo dell'incenso... ci riuscite? Bene ed ora a quello si unisce il dolce profumo del cioccolato fuso... respirate a pieni polmoni ed iniziate a leggere... Per me è così che va letto questo libro^^

    "Credo che essere felici sia l'unica cosa importante"

    Felicità. Semplice come un bicchiere di cioccolato o tortuosa come il cuore. Amara. Dolce. Viva.

    Siamo arrivate con il vento del carnevale. Un vento tiepido per febbraio, carico degli odori caldi delle frittelle sfrigolanti, delle salsicce e delle cialde friabili e dolci cotte alla piastra proprio sul bordo della strada, con i coriandoli che scivolano simili a nevischio da colletti e polsini e finiscono sui marciapiedi come inutile antidoto contro l'inverno. C'è un'eccitazione febbrile nella folla disposta lungo la stretta via principale, i colli che si allungano per vedere il carro fasciato di carta crespata, con i suoi nastri svolazzanti e le coccarde di cartoncino.

    A sei anni si possono scorgere dei particolari che già un anno dopo vanno al di là delle nostre capacità. Dietro la glassa, la cartapesta, la plastica, lei riesce ancora a vedere la vera strega, la vera magia. Alza lo sguardo verso di me, gli occhi sono brillanti, dello stesso azzurro-verde della Terra vista dallo spazio.
    "Ci fermiamo? Ci fermiamo qui?". Devo ricordarle di parlare francese. "Allora? Ci fermiamo ?". Mi si aggrappa alla manica. I suoi capelli sono un groviglio di zucchero filato nel vento.
    Ci penso. È un posto come un altro. Lansquenet-sous-Tannes, al massimo duecento anime, non più di un puntino sulla superstrada tra Toulouse e Bordeaux. Sbatti le palpebre ed è già passato.

    E la gente? Assomiglia molto a tutta quella che abbiamo conosciuto: un po' pallida forse, nell'insolita luce solare, un po' trasandata. I foulard e i berretti sono dello stesso colore dei capelli che ricoprono: marroni, neri o grigi. I volti sono segnati come le mele dell'estate scorsa, gli occhi infossati nella pelle rugosa come bilie in un vecchio impasto

    La donna, i lunghi capelli infilati nel colletto del cappotto arancio, una lunga sciarpa di seta che svolazza al collo; la bambina con gli stivali di gomma gialli e un impermeabile azzurro-cielo. I loro colori le marchiano. I loro colori sono esotici, i loro volti - ma sono troppo pallidi o troppo scuri? -, i loro capelli le marchiano come altre, straniere, diverse in modo indefinibile. Gli abitanti di Lansquenet hanno imparato l'arte di osservare senza incrociare i tuoi occhi. Sento il loro sguardo come un respiro sulla nuca, stranamente privo di ostilità, e tuttavia freddo.

    Divinare col cioccolato è un'impresa difficle. Le visioni non sono chiare, confuse dai profumi che si spandono e annebbiano la mente.

    Mi sono riconosciuta nel viso volutamente inespressivo. Volevo dirgli- volevo dire a tutti loro- che conoscevo la loro rabbia e l'umiliazione, che l'avevo subita anch'io, che non erano soli. Ma conoscevo anche il loro orgoglio, quell'aria di inutile sfida che permane quando tutto il resto è stato spazzato via, e l'ultima cosa che volevano, lo sapevo, era la compassione.

    Il vento ha spazzato via le mie paure. Faccio un cenno di saluto all'Uomo Nero nella sua torre, e il vento mi strattona allegramente la gonna. Sono fuori di me per la gioia, piena di aspettative.

    L'abitudine dei rituali, così a lungo abbandonata, riaffiora con sorprendente facilità. Predisporre il cerchio - acqua in un bicchiere, un piattino di sale e una candela accesa sul pavimento - è quasi un sollievo, un ritorno ai giorni in cui per tutto c'era una spiegazione semplice. Siedo a gambe incrociate sul pavimento, a occhi chiusi, e lascio che il mio respiro rallenti. Mia madre si beava con i riti e gli incantesimi. io ero meno propensa. Ero inibita, mi diceva con un sospiro. Adesso mi sento molto più vicina a lei, gli occhi chiusi e il suo profumo nella polvere che ho sulle dita. Forse è per questo che stanotte lo trovo così facile. La gente che non sa niente della vera magia pensa che sia un processo pirotecnico.




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    GocciaDiParadiso
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    A d m i n
    Utente Gold
    ADMIN
    AMMINISTRATORE
    00 03/12/2007 12:49



    Una favola x grandi [SM=g27987] ..... i piccini la trovano un poko diff. [SM=g28003]