13 Ottobre 2009
Piemont Liber
Archiviato in: Uncategorized — illegalprocedure @ 16:15
La notizia del giorno (di qualche giorno fa, a dire il vero) è la nascita della Lega Piemontese capitanata da Don Ciccio Brena, noto capobastone della “Famiglia” Blacks, come amano ritrarlo coloro che gli sorridono davanti per non esitare a tagliare colletti e cravatte non appena si gira. Del resto, si sa: “Piemontesi, falsi e cortesi”.
Le Lega Piemontese nasce subito con
l’esclusione a priori dei Giaguari, la più antica e blasonata società della regione, e la loro esclusione non passa di certo inosservata, facendo anche piuttosto rumore.
Non è del tutto chiaro se l’esclusione sia voluta dai consorziati, imposta dal padrino o dovuta ad autoesclusione, ma più voci di corridoio ci inducono a scartare con una certa sicurezza l’ultima ipotesi.
Al di là dei corvi che si sono buttati a pesce a criticare l’idea (guarda caso tutti di provenienza felina),
ci sembra che la via tracciata dai Piemontesi sia nella giusta direzione.
Al netto dell’esclusione dei Giaguari, che non condividiamo come scelta aprioristica soprattutto perchè non pubblicamente motivata (magari son sucesse cose che non sappiamo, ma se non vengono rese note, appunto, non le sapremo mai, e l’esclusione continuerà a sembrarci strumentale),
riteniamo che la via del consorzio e dell’associativismo, sia l’unica possibile per la sopravvivenza del nostro movimento, impantanato tra due federazioni che, ognuna per motivi differenti, non aiutano le società.
FIDAF si propone come la Federcalcio, senza avere alle spalle il numero di praticanti e la solidità politica ed economica della palla rotonda, imponendo regolamenti largamente disattesi e inattendibili, riempiendo le società di scartoffie burocraticheche, con la penuria cronica di dirigenti, rendono difficoltosa la gestione delle squadre, spendendo cifre improponibili senza avere ritorni tangibili
(ricordiamo solo le svariate migliaia di euro buttate nelle pagine di sportweek che non hanno avuto il minimo riscontro al di fuori dei nostri quattro gatti), organizzando o dando in appalto l’organizzazione di campionati gestiti male, senza tenere in considerazione le esigenze delle società (o meglio, tenendo conto solo di quelle di alcune società) creando una lievitazione immorale di costi.
FIF si pone in forte concorrenza con FIDAF sul piano economico, ma l’impressione che si è avuta dalla stagione 2009 è che la Federazione lasci in balìa del nulla assoluto le proprie affiliate, lasciando tutto all’iniziativa personale, dando un supporto davvero minimo quando non inesistente.
In questo desolante quadro, ben vengano i consorzi tra squadre che si organizzano territorialmente per i fatti propri, che fanno sforzi comuni per la diffusione e la pubblicizzazione del football, per la crescita dei giocatori, dei tecnici ma anche degli spettatori.
Solo, cari amici piemontesi, in attesa che altre regioni vi “copino”, ripensate all’esclusione dei Giaguari. Non ci avete fatto una bella figura.
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SEMO TUTTI BONI A FA' LI FROCI COR CULO DELL ALTRI
LI CAZZI CAMBIENO MA ER CULO RIMANE SEMPRE LO STESSO
La frase scritta su endzone del nostro presidente giocatori:
(per come sono fatti gli italiani e per come è la nostra cultura attirirebbe più un GF del football che un tentativo di normalizzazione e di serietà del nostro sport)