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Regole Fondamentali per giocare seriamente (dal web)
PICCOLA LEZIONE:

Una squadra di pallavolo si compone di 6 giocatori. Qui di seguito vengono illustrati i ruoli:

* 1-2 palleggiatori, a seconda del livello
* 2 centrali che effettuano attacco e muro in prima linea, e di solito sono sostituiti dal libero in seconda linea dato che, essendo molto alti, hanno difficoltà nel ricevere e nel difendere (non è proprio il nostro caso data l'altezza media [SM=x1685090] )
* 2 schiacciatori ricevitori che di solito attaccano di mano
* 1 opposto che, se c’è solo un alzatore, ha compito principale di attacco in prima e seconda linea.
* 1 libero solo in seconda linea per difesa e ricezione.

Fondamentali applicati al gioco:

* 1° tocco è un passaggio all’alzatore e solitamente si effettua di bagher se proviene da battuta ed è fatto da schiacciatori, libero e centrali
* 2° tocco è effettuato il 90% delle volte dal palleggiatore che deve impostare l’attacco dalle diverse zone del campo. E’ effettuato la gran parte delle volte con tecnica di palleggio e, per le palle basse, di bagher ( [SM=x1685047] !!!!)
* 3° tocco è un movimento di attacco o di rinvio facile del pallone nel campo avversario, nel caso in cui non si sia riusciti ad effettuare una buona giocata.


Metodo di attacco della pallavolo:


La pallavolo è caratterizzata: a) da azioni prestabilite; b) da azioni libere.
Bisognerà allenare sia le prime (che si effettuano nel cambio palla) con schemi ben definiti in allenamento (ricezione, palleggio, attacco); sia le seconde caratterizzate dal recupero che cerca di trasformare difficili azioni di difesa in azioni di attacco.

www.nonsolofitness.it/pallavolo/schieramenti-campo.html

Posizioni in campo:(da sinistra in alto = 1, in senso orario, 2,3,4,5 e sinistra in basso=6)

* Palleggiatore in prima linea: si comporta da normale attaccante e va sempre in posto 2 dove effettua muro e attacco. NB Palleggia solo se il palleggiatore di seconda linea prende difesa e quindi non può palleggiare il secondo tocco.
* Palleggiatore in seconda linea: è colui che effettua il secondo tocco, alzando la palla per gli attaccanti in posto 2, 3 o 4. Dopo la battuta si posiziona in posto uno dove deve difendere e alzare.
* Centrale in prima linea: si posiziona in zona 3 da dove attacca e mura.
* Centrale in seconda linea: si posiziona in posto sei dopo la battuta della sua squadra dove difende.
* Schiacciatore in prima linea: si posiziona in zona 4 dopo la battuta e poi attacca e mura.
* Schiacciatore in seconda linea: si posiziona in posto 5 dopo la battuta, effettua ricezione e difesa.
E’ il fondamentale che apre la partita e che consente di cominciare già con un punto. Comunque, un buon servizio servirà, quanto meno, a mettere in difficoltà la squadra avversaria, ostacolando la sua successiva azione d’attacco. Quindi un buon battitore avrà la capacità di sbagliare pochissime battute riuscendo, al contempo, a mettere in difficoltà la squadra avversaria. Variare il tipo di servizio servirà a non dare punti di riferimento all’avversario che, altrimenti riuscirà a prevedere le nostre mosse, la variazione continua, e la sua esecuzione priva di errori, darà vita alla battuta più efficace.

Il muro:

Primo fondamentale di difesa e relativo attacco, viene effettuato dai giocatori di prima linea in opposizione all’attacco avversario. Non si effettua quando l’avversario indirizza nel nostro campo palle che richiedono il bagher o un facile palleggio, in questi casi, infatti, la palla potrebbe essere deviata e mandata fuori. Il muro può essere effettuato a 1, 2 o 3 giocatori e, naturalmente, più si è a muro, migliori saranno le possibilità di murare efficacemente.
Tenendo in considerazione le diverse zone da cui è possibile ricevere un attacco da parte della squadra avversaria, possiamo annoverare differenti situazioni di muro. Essendo le situazioni differenti, differenti saranno le risposte:

* Attacco da sx: murano schiacciatore di posto 4 e centrale
* Attacco dal centro: murano tutti e 3 i giocatori di prima linea
* Attacco da dx: murano il centrale e il palleggiatore di posto 2

Nel contesto di muro-difesa c’è un grande collegamento. Le posizioni di difesa non sono fisse, ma in relazione della posizione del muro. Le parti lasciate scoperte dal muro devono essere coperte dalla difesa, prestando attenzione a pallonetti e muri mano-out.

Distinguiamo diversi tipi di Battuta:

La “battuta a tennis” è la più usata e, anche considerando le sue possibili varianti, i principi tecnici non cambiano. Il pallone verrà lanciato verticalmente davanti a noi, pronti a colpirlo. L’obiettivo sarà impartire una traiettoria flottante ed irregolare, tipica di un colpo secco sulla palla. A tal proposito è importante un braccio forte, ma anche sensibile, che sia in grado di accompagnarla un po’ in avanti, prolungando lievemente il contatto con la palla.

La “battuta in salto” è tipica delle squadre di buon livello pertanto, seppur utile esercitarsi nella sua esecuzione, è sempre bene che questa esecuzione sia secondaria rispetto alle altre. Sarà utile sviluppare grande precisione, anche a scapito della forza, per meglio infastidire l’avversario. La battuta in salto è simile ad un attacco dalla seconda linea, ad eccezione del fatto che la palla bisogna alzarla da se, considerando la rincorsa e l’ottimale punto di stacco.

La “battuta di sicurezza” è la più semplice, dal punto di vista dell’esecuzione. E’ quindi adatta per gli allievi alle prime armi. La posizione di partenza richiesta è simile a quella del palleggio, con il busto inclinato in avanti ed il braccio destro pronto a colpire la palla alzata anteriormente dal braccio sinistro. La si colpisce da sotto.

La Schiacciata:

la schiacciata E’ il tipico gesto d’attacco del pallavolista. E’ caratterizzata da una complessa azione motoria che ne determina l’efficacia, a tal proposito sarà bene allenarsi a colpire la palla sin da giovanissimi, anche a costo di sacrificare (temporaneamente) una buona elevazione. Bisognerà imparare i tempi di stacco e rincorsa, evitando di trovarsi troppo sotto la palla e, riuscendo a spiazzare le azioni difensive degli avversari che non avranno il tempo di “leggere” il nostro gesto. L’attaccante potrà sferrare una schiacciata in parallela o in diagonale, ma sempre eseguendo un gesto simile, al fine di non essere eccessivamente prevedibile. L’attacco in parallela, poi, potrà spesso portare al cosiddetto “mani-out”, caratterizzato dalla palla che, in seguito alla schiacciata, colpisce il muro avversario e schizza fuori.

Sarà quindi un attaccante di valore colui il quale non cercherà di evitare a tutti i costi il muro, ma riuscirà a giocarci contro! Per far meglio comprendere la complessità di questa azione, in fase di insegnamento, sarà opportuno scomporre ed analizzare individualmente ogni fase che la compone. Partendo dallo stacco e dalla sua efficace elevazione in sincrono con l’azione degli arti superiori, al colpo sulla palla da eseguire prevalentemente con il metacarpo, utilizzando le dita solo come guida.

Il muro

L’efficacia di un muro è strettamente correlazionata alla sua tecnica di esecuzione, prima ancora che alle caratteristiche atletiche o antropomorfe dell’atleta. La padronanza tecnica, in questo fondamentale, è predominate, fermo restando che, “buone gambe” ottimizzeranno la sua esecuzione.

Non trascurabile è infatti una buona elevazione e, ancor più, la capacità di spostarsi rapidamente sotto rete. La posizione di attesa a muro sarà perfettamente frontale rispetto alla rete, senza essere troppo vicini ad essa, le gambe saranno leggermente divaricate con i piedi ben poggiati a terra pronti a “spiccare il volo”.

A questo proposito sarà fondamentale muoversi lungo la rete a passi accostati. Il muro individuale avrà il vantaggio di riuscire ad intercettare meglio la palla grazie ad un rapido spostamento delle braccia per contro, un muro a due, infastidirà a tal punto gli avversari, da costringerli ad abbandonare la loro traiettoria migliore, ponendoli in difficoltà già nell’attacco. Uno dei maggiori problemi inerenti il muro è la sua tarda applicazione come insegnamento.
Infatti, la didattica di questo fondamentale, viene rimandata sino a quando non diviene indispensabile il suo inserimento.

Tutto ciò non fa altro che ritardare, anche di una due stagioni, la sua applicazione. Sarebbe invece buona norma stimolarne l’apprendimento fin dalle prime esercitazioni. Del resto la soddisfazione che questo fondamentale dà quando consente di far punto è enorme!

Proprio per questo, la sua classificazione, si può far rientrare sicuramente nella tipica azione di difesa ma, proprio per la sua peculiarità, può anche essere considerata come azione d’attacco. L’apparente semplicità tecnica di questo fondamentale da punto, si scontra con la necessità di essere imprevedibili e rapidi nella sua esecuzione. Un muro troppo prevedibile farà scegliere, all’ultimo momento, una traiettoria d’attacco differente.

www.nonsolofitness.it/pallavolo/fondamentali-muro-salvata...

Il Bagher:
Rappresenta la forma di ricezione maggiormente utilizzata, pur potendo oggigiorno ricevere anche in palleggio. La prima regola da osservare, per un’ottima esecuzione, è tenere gli avambracci ben vicini o, se possibile, addirittura attaccati. Lo scopo è fornire un’ampia e piatta superficie di rimbalzo alla palla e, per una sua buona individuazione, bisognerà sviluppare la capacità di prevederne la traiettoria, prima che la palla superi la metà campo. Lo spostamento che l’atleta dovrà effettuare sarà molto rapido e, spesso, anche molto breve, considerando la velocità della palla.

La sua posizione d’attesa sarà dunque vigile e “comoda”, consentendogli rapidi spostamenti, in anticipo sulla palla. Seppur da ricercare, la frontalità con la palla, non sarà spesso raggiungibile. Questo dovrà servire al giocatore per sviluppare la capacità di ricevere in bagher anche lateralmente rispetto al corpo. A tal proposito quindi, sarà utile ricercare un buon ambidestrismo in questa operazione, piuttosto che una spasmodica, e spesso inutile, frontalità.

Quale che sia il punto in cui la palla viene ricevuta deve trovare, nel bagher, un piano d’appoggio statico, capace di indirizzarla con precisione verso il palleggiatore. L’unica spinta dovrà provenire dalle gambe, a tal proposito il giocatore assumerà un posizione d’attesa con le gambe flesse e leggermente divaricate e con il baricentro abbassato. Questo che appare un semplice accorgimento, è in realtà tra gli errori più comuni. Il bagher costituisce il fondamentale tipico del primo tocco, ovvia è dunque la sua importanza, non solo per una buona difesa, ma anche come preparazione ad un attacco efficace.
Salvataggi: (la mia specializzazione [SM=x1685123] )

Spesso, per recuperi particolarmente difficili, il giocatore si deve sbilanciare: è quindi necessario che sappia controllare il pallone durante questi sbilanciamenti che possono essere di tipo frontale (tuffo), o dorsale (rullata).

* Il tuffo è utilizzato maggiormente dagli uomini, ed è una caduta frontale con la quale, il giocatore, cerca di recuperare il pallone che cade più o meno frontalmente.
* La rullata è effettuata maggiormente dalle donne ed è utilizzata per palleggiare (secondo tocco) palloni scomodi e per difendere palloni che giungono addosso e per i quali il recupero obbliga a cadere all’indietro.